Salerno assieme a mister Diana e al ds Goretti nel novembre 2022
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Salerno: «Godiamoci questo momento. Diana? È il nostro allenatore. Con la squadra non commetteremo gli errori del passato»

«Il direttore sportivo Goretti ha portato una nuova mentalità e ci insegna che si vince con il lavoro, il sudore e la fatica. I contratti in scadenza? Ora siamo noi che scegliamo senza farci influenzare da procuratori o debiti di riconoscenza»

19.04.2023 17:30

È trascorso qualche giorno dal raggiungimento dell'obiettivo chiamato Serie B, ma l'euforia è ancora palpabile in città e tra i dirigenti della Reggiana. Il presidente Carmelo Salerno si è concesso a nuove interviste ed è stato ospite nei salotti televisivi per rivivere quanto accaduto e iniziare a dare qualche indizio su ciò che accadrà nelle prossime settimane.

Il punto fermo dal quale ripartire è il direttore sportivo Roberto Goretti, voluto fortemente in estate dopo la separazione, inattesa, da Doriano Tosi: «Anziché saltare di gioia, a Olbia prendeva appunti - racconta Salerno - È un lavoratore indefesso e ha portato una mentalità nuova nella società. Si vince con il lavoro, il sudore e la fatica». Il futuro di mister Diana è ancora tutto da decifrare, ma Salerno mette le cose in chiaro: «Con la promozione è scattato il rinnovo automatico, quindi l'allenatore per il prossimo anno è lui». Nel corso della trasmissione To Be Reggiana su Telereggio ha poi aggiunto che un allenatore deve essere in grado di condividere le scelte della società: è bene ricordare che in passato non sono mancate le frizioni tra tecnico e società, poi rientrate. Un altro argomento delicato è quello che riguarda il futuro dei tanti giocatori in scadenza (compresi il capitano Rozzio e il vice Rossi). «Siamo riconoscenti a chi ci ha portati fin qui: gli eroi della promozione sono i calciatori. Ma oggi abbiamo una capacità di scelta che prima non avevamo per programmare il futuro - ha spiegato Salerno al Resto del Carlino - Con 14 giocatori in scadenza siamo noi che scegliamo. Basta influenze esterne rappresentate dai procuratori o debiti di riconoscenza come avvenuto in occasione della promozione del 2020. Un grave errore che pagammo a caro prezzo. I giocatori hanno chiesto più volte il rinnovo ma noi abbiamo ingoiato veleno senza cedere. Prima saliamo in B poi ne parliamo, è stata la nostra linea».

Inevitabile pensare a quanto accadrà nel futuro più prossimo, vale a dire domenica contro l'Imolese: al termine del match - per il quale nel primo giorno sono stati venduti più di 2000 biglietti - è in programma la premiazione in campo della squadra da parte di Matteo Marani, presidente della Lega Pro, poi la festa si sposterà in centro storico dove la squadra sfilerà su un pullman scoperto (meteo permettendo). «Faccio mia una frase che ha pronunciato Cigarini a Olbia e in pullman durante il rientro - conclude Salerno - “Godiamoci questo momento”. Ora godiamoci la gioia della promozione, non c'è fretta per pensare al resto».

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