Luciani: «Abbiamo il dovere di provarci fino alla fine. Se andremo i playoff dovremo giocarli a testa alta»
«Fin qui ce l'abbiamo messa tutta e due partite sbagliate non cancellano il nostro percorso. Siamo forti e dobbiamo avere consapevolezza nei nostri mezzi: meritiamo la Serie B. Gli arbitri? La penso come il mister...»
Vietato arrendersi e pensare che sia tutto finito: la Serie B è ancora alla portata e se non arriverà tramite la porta principale, potrà essere raggiunta da quella “secondaria”. Parafrasando mister Diana, anche Alessio Luciani invita il popolo granata a non gettare la spugna.
«C’è stato un periodo dell’anno in cui eravamo primi, poi abbiamo sbagliato qualcosa e non lo nascondiamo – ha dichiarato il difensore granata, ospite questa mattina presso la sede di Conad Centro Nord – Rincorrere porta via tante energie mentali e fisiche, a un certo punto eravamo riusciti ad accorciare il gap e potevamo sorpassare ma non ci siamo riusciti. Ce l’abbiamo messa tutta e penso lo si sia notato. Siamo una squadra che paradossalmente produce “bene” ma raccoglie poco e invece ci ritroviamo in un campionato in cui altri producono “male” e hanno un guadagno fin troppo elevato. Nel calcio però si possono raggiungere i risultati anche così. Ora siamo consapevoli di dover vincere le ultime tre partite sperando in un altro passo falso del Modena, ma io ho sempre ribadito un concetto: abbiamo il dovere morale e professionale di provarci fino alla fine anche per rispetto nei confronti della gente che ha sempre fatto il tifo per noi».
La vostra stagione resta straordinaria, i numeri che avete conseguito non si possono cancellare…
«Il fatto che la classifica stia sminuendo con un secondo posto tutti i risultati che abbiamo ottenuto penso sia paradossale. Buttare tutto all’aria perché abbiamo sbagliato due partite non è giusto, ma in cuor nostro c’è la consapevolezza che qualcosa di buono è stato fatto e deve essere di buon auspicio per le ultime tre partite. Lì in fondo c’è una porta che è ancora aperta e noi abbiamo il dovere morale di conquistarla».
Chiudere un campionato sopra quota 80 punti e non vincerlo per voi sarebbe un rimpianto?
«No, vuol dire che siamo forti e dobbiamo avere consapevolezza nei nostri mezzi. Se non vinceremo il campionato dovremo incutere timore ai nostri avversari ai playoff, tenendo comunque le antenne diritte senza sottovalutare nessuno».
Nella seconda parte di stagione le decisioni arbitrali ai vostri danni sono parse palesi: qual è la tua opinione su questo delicato argomento?
«La prima parte di stagione viene sempre reputata più facile perché si gioca contro avversari che non si conoscono ed è anche conoscitiva con gli arbitri. Nella seconda parte anche per loro ci sono decisioni più difficili da prendere: io non entro nel merito del discorso, il mister e la società hanno già detto quello che pensano. Sono comunque d’accordo con il mister sul fatto che andrebbero designate persone più preparate su determinate gare perché noi in campo ci giochiamo qualcosa di importante e un errore può costarci caro. Come battuta possiamo dire che ieri è stato operato un nostro compagno che ha subìto un calcio in faccia non visto: qualche sassolino dalla scarpa ce lo togliamo nei giusti limiti senza andare a polemizzare perché non serve a nulla. Dalle semifinali playoff arriva il VAR e sicuramente sarà d’aiuto per arbitri e giocatori. Dico comunque che all’interno di un campionato si hanno i punti che si meritano, al di là degli errori arbitrali…».
Pensi che la Reggiana abbia imparato la lezione dopo gli ultimi passi falsi in trasferta?
«Penso che l’unica partita sbagliata sia la trasferta di Lucca. In altre trasferte in cui abbiamo raccolto solo un pareggio abbiamo comunque dimostrato di esserci: imporre il nostro gioco anche in trasferta è un’arma fondamentale per i playoff perché le prestazioni danno fiducia».
La Reggiana ha il migliore attacco e fino a qualche giornata fa aveva anche la migliore difesa. Nei numeri meritate la B: questi dati possono essere un valore aggiunto per i playoff o aumentano i rimpianti?
«Noi siamo un gruppo di ragazzi intelligenti, sappiamo cosa di bello è stato fatto e le cose che portano negatività rimangono fuori dal contesto. Bisogna lavorare solo sugli aspetti positivi che devono essere la nostra benzina per il rush finale».
Il segreto per vincere i playoff è quello di approcciarli da squadra favorita?
«Innanzitutto dobbiamo cercare di vincere il campionato e se non ci riusciremo dovremo puntare assolutamente a vincere i playoff perché meritiamo la Serie B. Chiaramente i playoff sono una lotteria però avere la consapevolezza di essere forti e avere l’atteggiamento giusto, rispettando sempre l’avversario, può portarci a raggiungere il traguardo».
Commenti