Addio Angiulli, lo sgomento dei tifosi granata: «Qualcuno ci dia spiegazioni»

Stavolta è finita davvero, Federico Angiulli non è più un giocatore della Reggiana. Arrivato in sordina nell'estate 2014, il centrocampista si era sempre distinto per la grinta che metteva in campo, nelle 52 volte che è sceso in campo con la maglia granata (con 7 reti segnate). Nemmeno 24 ore dopo la rescissione con la Reggiana, Angiulli ha firmato immediatamente per il Benevento (terzo nel girone C di Lega Pro), che gli ha offerto un contratto della durata di due anni e mezzo; facile ipotizzare che la volontà di lasciare Reggio vi fosse già ben prima dello screzio con mister Colombo a Bassano. Sui social network sono rimbalzati a centinaia i commenti dei tifosi granata delusi per la notizia dell'addio di Angiulli, giunto in un momento delicatissimo della stagione. «Prima Vacca, ora Angiulli: chissà cosa succede nello spogliatoio!», con il chiaro riferimento alla vicenda che a fine agosto portò all'esclusione di Antonio Vacca dalla Reggiana. Tante le richieste di una voce forte all'interno della società: «Situazione ridicola! La società dov'è?? Qualcuno ha la decenza di spiegare cosa sta succedendo?». Non mancano le polemiche con Angiulli: «Che mercenario, ci rimpiangerai!», ma anche qualche vena nostalgica: «Abbiamo sognato anche grazie a te». La linea dei tifosi sembra essere orientata a favore di Alberto Colombo: «Tutti con il mister, senza se e senza ma. Via da Reggio chi non vuole onorare la maglia». Infine, parole meritevoli di menzione sono quelle che ha indirizzato ad Angiulli un ex giocatore della Reggiana, Antonio Maschio, in un commento all'articolo di TuttoReggiana: «Spero tanto che non farai come me che ho avuto qualche screzio con mister Mangone e sono andato via, a Mantova, e poi dopo mi sono subito pentito del fatto che gli allenatori passano, i calciatori anche, ma a Reggio stavo da Dio, come hai detto tu che ti sei trovato molto bene. Vedrai che un giorno avrai il rimpianto di aver lasciato una grande piazza...in bocca al lupo».