William Viali domani tornerà a sedersi in panchina nella delicata sfida salvezza contro la Carrarese e alla vigilia del match analizza anche la prestazione della Regia contro il Frosinone, sottolineando la solidità del gruppo nonostante gli episodi sfavorevoli. Il tecnico granata si sofferma anche su temi come la condizione fisica di alcuni giocatori chiave, le possibili scelte tattiche, compresa l’idea di Girma centravanti, e l’approccio alla sfida contro i toscani, altro avversario da non sottovalutare in questa complicata fase della stagione.

Mister, facciamo un passo indietro: ci dà la sua opinione sulla partita contro il Frosinone?
«Abbiamo fatto l'ennesima ottima prestazione e meritavamo di portare a casa il risultato pieno. Poi, come sappiamo, gli episodi diventano determinanti, al di là delle statistiche e delle occasioni create… L'abbiamo analizzato bene: non c'è stato un vero errore sul gol subito da calcio d'angolo, è stata una dinamica un po' casuale. Subito dopo la partita c'era rammarico, ma poi a freddo abbiamo analizzato lucidamente la gara e sottolineato che questa squadra non si fa mai condizionare e prova sempre a fare la partita».

Sette gol subiti su colpi di testa non sono troppi?
«Statisticamente siamo in una media regolare. Rompe le scatole averne subiti tre nelle ultime quattro partite, ma sono episodi diversi tra loro. Abbiamo rialzato l'attenzione su queste situazioni. Devo dire che subire gol negli ultimi minuti non è questione di posizionamento, ma di anima: bisogna avere la volontà di respingere ogni pallone pur di portare a casa il risultato».

Non sembra che alla Reggiana manchi l'anima…
«No, assolutamente. Ma ci sono momenti in cui non bisogna focalizzarsi sulla perfezione dei posizionamenti, ma su come vivere le situazioni».

Quanto è difficile continuare a giocare con coraggio quando si vede il traguardo alla portata?
«In questo sport a tutti i livelli l'aspetto mentale è identico: una squadra che vede avvicinarsi la vittoria cerca di rimanere aggrappata a quella e chi non ha nulla da perdere va in over performance come intensità e aspetto numerico rischiando qualcosa in più. Bisogna essere bravi a sfruttare le occasioni concesse dagli avversari per chiudere la partita, altrimenti chi è sotto fino all'ultimo secondo proverà ad equilibrare il risultato».

Se domani si vince, il punto conquistato allo “Stirpe” assume ancora più valore?
«Sì, assolutamente. È l'ennesima partita molto importante quindi bisogna viverle singolarmente e cercare di portare a casa il massimo da ognuna. Non c'è tempo per guardarsi indietro: la mia squadra fino alla fine deve giocare ogni partita con la massima determinazione e la massima voglia di fare risultato pieno, rappresentando al meglio la città».

La squadra era demoralizzata martedì alla ripresa degli allenamenti?
«Sì, dopo la partita c'era rammarico perché avevamo in mano un risultato importante. Ma da quando abbiamo ricominciato la settimana, siamo ripartiti a testa bassa concentrati sulla gara con la Carrarese, che sarà una sfida complicata contro una squadra intensa e ben organizzata. Dovremo essere pronti a soffrire e cercare di spingere al massimo per valorizzare le nostre qualità e il nostro modo di stare in campo».

Ha recuperato Lucchesi e Sosa?
«Lucchesi non ci sarà, insieme a Reinhart che è squalificato. Sosa è rientrato ieri con il gruppo ed è tra i convocati. Vedremo domani mattina…».

Esiste un "problema Gondo" oppure no?
«Sapete che mi piace parlare di mentalità di gruppo perché si vince e si perde insieme. Chiaramente ci sono momento sotto il profilo psicologico dove un singolo rende meno di un altro compagno, Gondo però è un ragazzo che non molla mai e si impegna al massimo. I compagni lo sostengono per aiutarlo a sbloccarsi».

Nessuno reclama il suo posto?
«Devo dire che i giocatori in panchina lo fanno con tutti, pur di entrare in campo. Sotto l'aspetto della dedizione ho una squadra piacevole da allenare e ora si sta alzando il livello. A parte in difesa, negli altri ruoli ho l'imbarazzo della scelta per la partita contro i toscani».

Qualcuno ipotizza Girma centravanti: lei come lo vede in quel ruolo?
«Sabato l'ho messo in quella posizione per un quarto d'ora, quindi è una possibilità su cui stiamo lavorando. Ma ho pronto anche Vido, ai box c'è solo Pettinari».

Come sta Portanova?
«Sta meglio, ha fatto una settimana completa di allenamenti quindi mi auguro che domani sia al top della condizione. Ha risentito molto dell'influenza già prima di Bolzano: si era ripreso poi ha avuto una ricaduta, ma ora sta bene».

Štulac è recuperato?
«Ha avuto un colpo al ginocchio dopo l'influenza, per questo non era convocato a Frosinone. Ora anche lui sta meglio».

Sosa ha smaltito completamente il problema alla caviglia?
«Sì, aveva una distorsione e ha provato fino all'ultimo a recuperare per Frosinone ma ha dovuto dare forfait. Abbiamo cercato di gestirlo fino a ieri, ora è recuperato».

La Carrarese fatica molto in trasferta…
«Ognuno ha le proprie caratteristiche, i suoi pregi e i suoi difetti. Io ho visto una squadra tornata a vincere dopo tanto tempo in cui non ha mai demeritato, quindi mi aspetto un avversario fastidioso e pronto a renderci la vita difficile».

Il suo collega Calabro ha parlato di cinque vittorie per raggiungere la salvezza: lei hai una soglia precisa da superare?
«L'unica mentalità giusta è vincere la partita della settimana. Da qui alla fine sarà dura, lunga, complicata e imprevedibile: fare tabelle in questo campionato non ha senso, perché ogni gara può riservare sorprese».

Vede ancora il suo ex Cosenza in lotta per la salvezza?
«Sì, ci sono 10-11 squadre ancora coinvolte e 12 partite da giocare. Dopo una gara bisogna pensare subito alla successiva. Può succedere veramente di tutto. Fino alla ultime due o tre partite sarà difficile fare delle previsioni…».

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