Radrezza: «Un punto che fa morale. Con la Reggina gara da non sbagliare»
«A Empoli abbiamo giocato una partita equilibrata con qualche accorgimento in più rispetto a Brescia»
«Sicuramente questo è un punto che fa morale, visto che venivamo da due sconfitte immeritate con Frosinone e Brescia - ha sottolineato il fantasista granata Igor Radrezza dopo il pareggio di Empoli - E’ sempre importante muovere la classifica: l’abbiamo fatto in casa della capolista perciò siamo doppiamente felici. La Serie B è un campionato lungo e guadagnare un punto come questo può risultare fondamentale per la corsa al nostro obiettivo finale».
Con l’assenza pesante di un compagno come Rossi, com’è cambiato il tuo approccio alla partita?
«Con Fausto c'è molto feeling perché ci piace giocare insieme e in campo praticamente parliamo la stessa lingua. Tuttavia il mio ruolo non è cambiato molto. Abbiamo fatto una partita un po’ più equilibrata, con qualche accorgimento tattico in più rispetto alla partita di Brescia. Per fare punti serve indubbiamente anche questo tipo di gioco».
Nel primo tempo l’Empoli ha creato di più e ha dimostrato un maggiore possesso palla.
«Sì, all’inizio abbiamo sofferto il loro palleggio e abbiamo fatto una partita di maggior sacrificio. Sapevamo che sarebbe stato così perché giocavamo contro la prima in classifica. Alla fine siamo comunque riusciti a ottenere un punto che ritengo molto utile per il nostro campionato».
Un punto prezioso che può incidere positivamente sul morale della squadra...
«Dopo due sconfitte consecutive e non meritate, questo è un punto che ci serviva tanto. Ora ci aspetta una partita importante in casa contro la Reggina e non dobbiamo assolutamente sbagliarla».
Stai crescendo molto come calciatore. Hai ricevuto qualche particolare attestato di stima nell’ultimo periodo?
«Gli apprezzamenti fanno sicuramente piacere, ma io devo pensare a restare quello di sempre, lavorando intensamente tutti i giorni. Alla Reggiana sto bene e la considero per me come un punto di partenza. Voglio solamente continuare a migliorare e a concentrarmi su un solo obiettivo che è quello di salvarci il prima possibile».
C’è qualche calciatore a cui ti ispiri in modo particolare per il tuo ruolo in campo?
«Il mio idolo è sempre stato Messi. Per me rimane il migliore al mondo. Oltre a lui, aggiungerei Verratti e Pirlo, prima che appendesse le scarpe al chiodo».
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