Quintavalli: «Sono stati commessi tanti errori. Ho ascoltato le scuse di tanti, ma non di tutti...»
«Chiedo scusa ai calciatori, al mister e alla città. C'è gente che ha solo ipocrisia mediatica e tanta arroganza...»
L'ex presidente e attuale socio Luca Quintavalli ha affidato ai social il suo pensiero dopo la retrocessione della squadra che aveva contribuito a rifondare dopo il fallimento dell'era Piazza.
«Un uomo che sbaglia e chiede perdono, è un uomo che tanto può insegnare ad una comunità - esordisce Quintavalli sul suo profilo Facebook - Gli animali, a differenza nostra, reagiscono con l’istinto alle sollecitazioni della vita... Noi possiamo invece scegliere, quindi sbagliare, quindi scusarci. Oggi dopo una notte insonne chiedo scusa a Reggio Emilia. Di errori ne son stati commessi tanti in questa stagione: alcuni evitabili, altri no. Chiedo scusa in primis ai calciatori, fratelli di lacrime e sorrisi, per aver mancato quell'affetto che forse meritavano quando si parlava più di ricorsi non fatti che di amicizia e riconoscenza a loro dovute. Chiedo scusa all'amico Don Massimo a cui credo che questa retrocessione dispiaccia come ad un missionario rimpatriato. Chiedo perdono ai tanti tifosi ed ultra per cui provo oggi più che mai qualcosa di vero: RISPETTO. Chiedo scusa infine alla gente della mia Reggio Emilia perché i miracoli del passato non son serviti per vincere le difficoltà del presente. Ieri ho ascoltato e letto in merito alle scuse di tanti, ma non di tutti. Ho visto pianti veri di gente ferita. Poi ho “ascoltato” il silenzio di alcuni e le finzioni di altri. A questa gente, che poco ha di cuore granata ma solo ipocrisia mediatica e tanta arroganza, è solo dato di fare una cosa che costa poco ma tanto vale: rispettare, TACENDO, la delusione delle persone a cui è stato fatto un regalo che non hanno mai potuto scartare. Finché litigheremo per una partita o ci abbracceremo per un gol, in qualsiasi campo di qualsiasi categoria, la Reggiana non sparirà».
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