Si aiuti Mike, altrimenti la Regia rischia il tracollo...
Serve un'opera di mediazione per risolvere la questione stadio
Mike Piazza ha ragione, chiede rispetto per tutto ciò che ha fatto, che sta facendo e che (forse) farà per la Reggiana e per i tifosi granata. Purtroppo, però, se analizziamo l'aspetto semantico della questione stadio la situazione è piuttosto limpida: l'impianto appartiene alla Mapei e il contratto con la Reggiana scade nel giugno di quest'anno. Non so quanto sia indietro nei pagamenti Mike Piazza, ma di certo Mike vuole pagare "il giusto", com'egli stesso ha specificato nella focosa conferenza stampa di venerdì mattina. «Lo stadio "Città del Tricolore" è stato costruito dai reggiani e la Reggiana non può giocare da nessun'altra parte se non a Reggio, mentre Carpi e Sassuolo potrebbero farlo a Carpi, a Sassuolo o a Modena». Verissimo, ma resta il fatto che lo stadio è di proprietà della Mapei.
Se la situazione non dovesse cambiare, ovviamente in meglio, quello di venerdì potrebbe essere il preludio ad una uscita di scena da parte del patron Piazza, che, dopo aver investito o consumato decine di milioni di euro nel club di via Mogadiscio, potrebbe anche decidere di non spenderne più e di mollare tutto, il che getterebbe la Reggiana in una situazione drammatica, con debiti da ripianare, una società da rifinanziare e un campionato da disputare, senza che nessuno abbia la forza di prendere in mano la famiglia granata, rimasta orfana dei coniugi Piazza. Per la Reggiana sarebbe la fine, anche se si mormora di alcuni imprenditori pronti a rilevare le ceneri granata dopo l'uscita di scena di Iron Mike, ma io, francamente, ci credo poco, visto i tempi che corrono. Insomma, il sindaco Vecchi, a mio avviso, anche in forza del fatto che fra un paio d'anni ci saranno nuove elezioni comunali, dovrebbe incontrare Mike Piazza per valutare assieme a lui eventuali operazioni da fare, magari semplicemente un'opera di mediazione con Squinzi e la Mapei per riconsiderare il debito della Reggiana, proprio come auspicato dallo stesso patron a stelle e strisce, anche se il contratto in essere è stato firmato dall'ex presidente Compagni e non da Piazza.
Nel contesto di un confronto potrebbe esserci anche un'altra soluzione della quale potrebbero e dovrebbero parlare direttamente Piazza e Squinzi, o Piazza e Carnevali, ossia il pagamento completo dell'attuale contratto, a saldo e magari l'immediata sottoscrizione di un nuovo accordo vincolante, magari per diversi anni, con un canone decisamente ridotto, magari da incrementare fra tre o quattro anni. Insomma, di soluzioni ce ne sono diverse e la città, le aziende e magari anche il primo cittadino con la sua capacità di mediazione, potrebbe venire incontro alle esigenze di Mike Piazza, allo scopo di creare una prospettiva per la Reggiana sia in termini di campo da gioco, sia di futuro societario. I tifosi ne sarebbero lieti e le elezioni non sono poi così lontane...
Commenti