Brescia in odore di playoff, la rinascita con Clotet in panchina
Il terzo avvicendamento tecnico da inizio stagione sta dando i suoi frutti. Ayé ha raccolto l'eredità di Torregrossa
Con cinque vittorie nelle ultime sei partite, il Brescia ha risalito vertiginosamente la classifica e si ritrova ora ad occupare la nona posizione a soli tre punti dall'ottavo posto, l'ultimo valido per i playoff.
GIRANDOLA IN PANCHINA. L'obiettivo dell'immediato ritorno in Serie A non è mai mutato, anche se la stagione in corso ha riservato troppi scossoni tra infortuni, Covid e stravolgimenti in panchina: in estate l'affidamento della squadra a Luigi Delneri dopo due anni e mezzo di assenza dai campi non aveva convinto il patron Massimo Cellino, così dopo due gare è stato richiamato Diego Lopez che nello scorso campionato in Serie A non era riuscito ad evitare la retrocessione; benservito anche a lui a dicembre e panchina al reggiano Davide Dionigi, 46 anni, condottiero della salvezza dell'Ascoli nella passata stagione (da giocatore invece esordì in Serie A con la Reggiana nel 1994/95), ma a febbraio a sorpresa ecco il nuovo tecnico Pep Clotet, spagnolo con un passato al Leeds e al Birmingham City (società in orbita Cellino), che ha dato un nuovo volto alla squadra.
LA ROSA. Nel mercato invernale l'addio di Torregrossa (in A con la Sampdoria) è stato compensato dall'exploit del francese Florian Ayé (10 gol finora dei quali 8 consecutivi tra la 21ª e la 27ª giornata), che già si era messo in mostra l'anno scorso in Serie A. Alfredo Donnarumma è un centravanti pregiato per la Serie B, ma è alle prese con problemi fisici, con l'arrivo di Pajac dal Cagliari aumentano le scelte da schierare sulla trequarti: il polacco Jagiello, lo slovacco Spalek e l'ex Sassuolo Ragusa si contendono il posto da titolare, a centrocampo impressiona il rendimento di Emanuele Ndoj (doppietta venerdì contro il Pordenone), più costante rispetto all'esperto nazionale islandese Bjarnason. Dimitri Bisoli è un regista che non disdegna gli inserimenti offensivi, i giovani Labojko e van de Looi sono stati prelevati in estate rispettivamente da Wroclaw (Polonia) e Groningen (Olanda) e si possono considerare scommesse vinte. In difesa il talento di casa Andrea Cistana si è ripreso dall'infortunio al ginocchio e gioca in coppia centrale con Chancellor o Mangraviti, ma è in rampa di lancio il 18enne Papetti: la linea difensiva si completa con Martella sulla fascia sinistra e con il neoacquisto australiano (croato di origine) Karacic a destra; a difendere i pali il finlandese Joronen.
PRECEDENTI. Nel match di andata le “Rondinelle” si sono imposte 3-1 sulla Reggiana allo stadio Rigamonti: gol iniziale di Torregrossa, risposta pregevole di Radrezza nel primo tempo, poi decisivi i gol di Jagiello e Ragusa. In totale sono 67 i passati incontri fra Brescia e Reggiana, con 25 vittorie lombarde, 15 granata e 27 pareggi. Le ultime sfide in campionato risalgono alle stagioni di Serie B degli anni '90: era infatti dal 1998/99 che le due compagini non si affrontavano nella serie cadetta (2-1 per il Brescia all'andata al “Giglio” e 1-0 per la Reggiana al ritorno firmato da Margiotta).
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