Radrezza: «Siamo arrabbiati, ma questo pareggio non ci deve abbattere»
«Dedico il gol alla mia famiglia e ai tifosi. Cosa è mancato per vincere? Ci siamo abbassati troppo nella ripresa subendo due gol evitabilissimi»
Fra i migliori in campo nel match pareggiato con il Piacenza vi è Igor Radrezza, a segno per il momentaneo 2-0, suo personale secondo gol fra i professionisti. Il mediano ex Crema ha agito sulla trequarti dando qualità alla manovra negli ultimi 20 metri, ma la sua pregevole marcatura con un pallonetto.
A chi hai dedicato il primo gol in maglia granata?
«Ai miei familiari che mi seguono sempre e sono i miei primi tifosi. Avrei voluto dedicarlo anche a tutto il popolo granata ma non sono contento per il risultato fianel. Il punteggio in sé non è duludente ma ci lascia amareggiati perché avevamo la partita in mano. Non facciamo drammi, ripartiamo da martedi più carichi che mai».
Come spieghi il calo della squadra nel secondo tempo?
«Non lo so, da dentro il campo la sensazione è quella di avere preso due gol evitabilissimi, per il resto abbiamo sempre fatto noi la partita. Ci siamo abbassati troppo nel secondo tempo, ma è stata una partita che volevamo a tutti i costi portare a casa».
Cosa pensi vi sia mancato per chiudere prima la partita?
«Dopo un primo tempo in cui il Piacenza ha capito poco o nulla su come eravamo messi in campo, nella ripresa ci siamo abbassati troppo commettendo diversi errori che analizzeremo in settimana. Siamo arrabbiati ma siamo anche una grande squadra fatta di uomini veri e composta da amici. Non vorrei che questo pareggio lasciasse un po' troppo il segno nell'ambiente: sono sicuro che tutti insieme riusciremo a toglierci delle soddisfazioni in primavera».
Da trequartista come ti sei trovato?
«Era da un po' che non giocavo in quella posizione, ma non è stato un problema adattarmi. Nel primo tempo penso di avere disputato una buona gara, poi nella ripresa ho cambiato posizione seguendo le indicazioni del mister. L'importante non è la collocazione ma il modo in cui si svolgono i compiti assegnati dall'allenatore».
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