La Reggiana è ancora viva! Ajeti abbatte il Pordenone e tiene in corsa i granata
La superiorità numerica nella ripresa (espluso Yao) non basta ai ramarri per agguantare il pareggio. Il cammino verso la salvezza si complica dopo i successi di Ascoli e Cosenza
I granata tornano a vincere a 70 giorni dall'ultimo exploit di Cittadella e portano a casa tre punti d'oro che continuano ad alimentare la speranza di poter raggiungere la salvezza. Decisiva la rete di Ajeti a inizio ripresa, arrivata dopo i pali di Rozzio e Lunetta e la grande chance sprecata da Zamparo. La Reggiana è ancora viva e lo ha dimostrato, ma i risultati arrivati dagli altri campi mettono ancora più in salita un cammino già irto di ostacoli.
LA PARTITA. Fumogeni, bandiere e cori cantati da almeno un centinaio di tifosi accolgono l'arrivo allo stadio del pullman granata guidato da Lillo Gaspari e la Reggiana entra in campo subito carica ed è la prima squadra a rendersi pericolosa al 16' con un tentativo di Laribi in area di rigore ribattuto dalla difesa. Pochi istanti dopo da un tiro di Misuraca ribattuto da Ajeti nasce un'azione confusa in area di rigore con il Pordenone che reclama un tocco di mano di un difensore granata ma il guardalinee ferma tutto per fuorigioco. Il 4-2-3-1 scelto da Alvini fatica ad ingranare almeno fino al 31' quando da un colpo di tacco di Lunetta nasce una verticalizzazione immediata di Radrezza per Zamparo che, tutto solo davanti al portiere, calcia addosso a Perisan in uscita che blocca la sfera, indirizzata in fondo al sacco, al secondo tentativo. Al 37' la Reggiana sfiora di nuovo il gol: altra invenzione di Radrezza per Lunetta che, da due passi, non inquadra lo specchio scheggiando il palo esterno alla sinistra di Perisan.
Nella ripresa la Reggiana ci prova subito con un colpo di testa di Rozzio che finisce sul fondo. Dopo un cross a vuoto del Pordenone è ancora la Reggiana a spingere, con uno scarico di Zamparo per Laribi che trova solo un corner al minuto numero 11. Dalla successiva battuta del solito Radrezza, Rozzio colpisce il palo poi la sfera finisce sui piedi di Ajeti che, senza pensarci due volte, scarica il pallone in rete di prima intenzione: 1-0. La Reggiana, però, si complica la vita: inutile fallo di Yao su Magnino a centrocampo; l'arbitro considera l'intervento del difensore granata eccessivamente duro ed estrae il secondo cartellino giallo. A quel punto i tecnici corrono ai ripari: la Regia mette dentro Gyamfi per Lunetta, mentre il Pordenone prova a spingere con Mallamo per Zammarini. Poi Alvini toglie anche Radrezza e Laribi per Muratore e Kirwan e senza i cardini del gioco granata la squadra soffre e rischia. Al 31' il Pordenone va infatti vicinissimo al gol con un tocco ravvicinato di Musiolik col pallone che lambisce il palo alla sinistra di Venturi. Il Pordenone insiste e Butic gira alla grande un cross sul palo lontano, con un perfetto colpo di testa che costringe Venturi a un grande intervento al 37'. Nel finale Ardemagni, entrato al posto di Zamparo, conquista diversi calci piazzati che fanno rifiatare la squadra e dopo alcuni minuti di sofferenza l'arbitro fischia la fine e la Reggiana può finalmente esultare.
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Il tabellino
REGGIANA-PORDENONE 1-0
Marcatore: 11'st Ajeti.
REGGIANA (4-2-3-1) Venturi; Libutti, Ajeti, Rozzio, Yao; Varone, Rossi (dal 40'st Espeche);Laribi (dal 26'st Kirwan), Radrezza (dal 26'st Muratore), Lunetta (dal 16'st Gyamfi); Zamparo (dal 26'st Ardemagni). A disposizione: Cerofolini, Martinelli, Zampano, Siligardi, Pezzella, Cambiaghi. Allenatore: Massimiliano Alvini.
PORDENONE (4-3-1-2) Perisan; Berra, Vogliacco, Bassoli, Falasco; Magnino, Calò (dal 36'st Scavone), Misuraca (dal 27'st Butic); Zammarini (dal 16'st Mallamo); Musiolik, Ciurria. A disposizione: Bindi, Fasolino, Stefani, Camporese, Chrzanowski, Pasa, Biondi, Rossetti. Allenatore: Maurizio Domizzi.
Arbitro: Fabio Maresca di Napoli, coadiuvato da Enrico Caliari di Legnago e Michele Grassi di Frosinone; quarto uomo Davide Ghersini di Genova.
NOTE - Angoli: 1-7. Ammoniti Espeche, Rozzio (R); espulso al 15'st Yao (R) per somma di ammonizioni. Partita disputata a porte chiuse.
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