Rozzio: «La batosta con la Feralpi è servita da lezione. Dobbiamo sempre giocare con questo spirito battagliero»
«Se ci mettiamo in testa di giocare la palla, possiamo creare difficoltà a qualunque avversaria. A fine partita ho fatto i complimenti a Coda: all'andata e al ritorno ha segnato due eurogol. La chiusura su Vazquez? Un intervento istintivo»
Al termine dell'ottimo pareggio in casa della corazzata Cremonese, il capitano granata Paolo Rozzio commenta soddisfatto la prestazione sua e dei suoi compagni che hanno dato una bella risposta dopo le critiche piovute in seguito al clamoroso 1-1 con la FeralpiSalò della settimana scorsa.
Coda è riuscito a segnare solo con una prodezza, ma per il resto sei riuscito a tenerlo a bada: com’è stato il duello?
«Molto bello, tant’è che a fine partita gli ho fatto i complimenti e ci siamo anche scambiati la maglia. Gli ho detto che è stato finora l’attaccante più fastidioso da marcare. Di solito non sono uno che fa tanti complimenti, ma lui se li è meritati. È un giocatore che può non essere sempre in partita, ma in area fa movimenti da punta vera ed è uno dei pochi che sa vedere bene lo specchio della porta. Tra andata e ritorno contro di noi ha fatto due eurogol, perciò non posso non fargli i complimenti».
Al di là del gol subìto, dietro la Reggiana ha tenuto molto bene…
«Abbiamo cercato di fare la nostra partita giocando sempre la palla perché siamo una squadra costruita per farlo. Allo stesso tempo, quando affronti una squadra di alta classifica devi avere il giusto spirito per difenderti. Per esempio, nel secondo tempo ci hanno messo un po’ sotto tirando diverse volte in porta però abbiamo dimostrato lo spirito giusto per lottare anche nella nostra area».
Nel primo tempo gai fatto un salvataggio fondamentale su un tiro di Vazquez: è stato come fare gol…
«Sì, ero in ritardo ma sono partito d’istinto sperando di arrivare in tempo su quella palla. Sono andato al massimo della mia velocità e Vazquez in quel preciso momento ha perso un po’ di tempo facendo un tocco in più per tirare. Nel momento in cui ha caricato sono intervenuto d’istinto».
A un certo punto hai avuto un fastidio alla caviglia: tutto bene?
«Sì, dopo la chiusura su Vazquez ho sentito questo fastidio ma ora va tutto bene. Sul momento pensavo che la caviglia si fosse girata, invece fortunatamente si è trattato solo di una botta».
Sembrano ormai smaltite le scorie dopo il pareggio casalingo contro la Feralpisalò…
«Sì, abbiamo affrontato la partita in modo diverso rispetto a sabato scorso. Siamo entrati meglio in campo mettendoci più aggressività, mentre con la FeralpiSalò nel primo quarto d’ora siamo stati molto bassi e non ci abbiamo messo pressione, portandoli così a crossare a limite d’area. Sicuramente con la Cremonese si è visto un altro spirito e la batosta subita ci è servita da lezione. Qui abbiamo preso un gol perché un grande attaccante si è inventato una bella prodezza e se non fosse stato per quest’episodio, probabilmente avremmo portato a casa tre punti importanti».
Il punto con la Feralpi e il punto con la Cremonese hanno un peso diverso…
«Sì, con la FeralpiSalò l’unica nota positiva è stata quella di aver fatto due punti per lo scontro diretto. A Cremona invece abbiamo affrontato una squadra costruita per puntare alla Serie A ma abbiamo giocato bene. C’è stata un po’ di sofferenza in alcuni momenti però lo sapevamo e siamo stati bravi anche sotto quest’aspetto. Noi comunque se ci mettiamo in testa di giocare la palla, siamo in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Al tempo stesso non deve mai mancare lo spirito da battaglia che deve avere una neopromossa che punta a raggiungere la salvezza il prima possibile».
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