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Viali: «Troppi errori tecnici, ma la Reggiana non ha mai mollato. I subentrati hanno fatto la differenza»
«Questo pareggio ha un sapore diverso rispetto a Frosinone. Contro la Carrarese abbiamo sbagliato tanto, ma apprezzo il forcing messo in campo per recuperare il risultato. Il primo gol subìto? Non ci deve venire una psicosi da calcio piazzato...»
Tornato regolarmente al suo posto in panchina dopo la tribuna di Frosinone, mister William Viali in sala stampa analizza il pareggio della Reggiana contro la Carrarese: pur non essendo stata una prestazione brillante sotto il profilo tecnico, il tecnico granata sottolinea che la sua squadra ha dimostrato di avere carattere e voglia di reagire.
Mister, partita sofferta ma si può dire che questo pareggio lascia sensazioni diverse rispetto a quelle della scorsa settimana?
«Sì, la settimana scorsa abbiamo fatto 85 minuti di livello ed è mancata la vittoria. Quella di oggi invece è stata una gara un po’ più sporca dopo che venivamo da prestazioni fatte bene. Sotto il punto di vista tecnico abbiamo sbagliato tanto, ma sono contento perché ho visto che anche in partite del genere la squadra non ha mollato e alla fine voleva anche vincerla. Direi che in una gara non fatta bene, nell’atteggiamento la Reggiana non ha tradito neanche oggi».
Il cuore non si discute, ma quali sono state le principali colpe di questa Reggiana?
«Questa era una gara difficile sotto l’aspetto nervoso. Di solito iniziamo sempre bene le partite, oggi invece siamo partiti male sia nel primo tempo che nella ripresa. Dal punto di vista nervoso non eravamo i soliti. Tuttavia, nel primo tempo siamo andati sotto contro una Carrarese che aveva grande gamba, ma mi è piaciuto il forcing che ci abbiamo messo per trovare il pareggio. Nella ripresa volevamo pressarli di più ma abbiamo perso le distanze e a centrocampo non riuscivamo a impattare. Andando sotto, la partita è cambiata, ma devo dare merito a quelli che sono subentrati perché si può dire che hanno fatto la differenza».
I cambi hanno dato un po’ una svolta alla partita, specialmente quello di Cigarini: quali erano le sue intenzioni?
«Volevo fare il cambio di Vido con Kabashi prima di prendere il secondo gol perché l’inerzia era negativa e volevo una maggior densità offensiva. La partita stava diventando lunga e la Carrarese stava dimostrando grande gamba. Poi, andati sotto, è cambiata la dinamica e loro si sono abbassati molto e gli spazi sono diventati più stretti. Per quanto riguarda Cigarini, prima di farlo entrare gli ho semplicemente detto di mettere la palla in mezzo come sa fare. Sappiamo tutti che il peso della palla non è uguale per tutti e per uno come Luca è facile gestire queste situazioni».
Ultimamente concedete gol troppo facilmente su calcio piazzato...
«Sì, ma anche la Carrarese ha preso due gol su calcio piazzato: sono dinamiche che spostano i risultati. Ultimamente prendiamo troppi gol in questo modo ma la media non è poi così negativa. Più che altro, la mia paura è che non ci sia una psicosi da calcio piazzato. Eppure nelle prime giornate eravamo tra i migliori sotto questo aspetto. Ad ogni modo mi hanno insegnato che quando subisci troppo in una stessa situazione, la cosa migliore è non sottolinearlo».
Secondo lei, la Carrarese ha dato prova di come si deve giocare per salvarsi?
«Sappiamo bene che è una squadra che fa un gioco intenso e frizzantino. Noi abbiamo esaltato le loro caratteristiche sbagliando tanto e facendo una partita sporca. Siamo andati sotto dopo pochi minuti e abbiamo dovuto fare un tipo di partita che non ci piace giocare, ma siamo stati bravi a recuperare il primo svantaggio. Gli avversari hanno dimostrato grande gamba e siamo andati di nuovo sotto, ma siamo stati bravi a mantenere la lucidità giusta per andarla a riprendere. È un salto di qualità che fino ad oggi non c’era stato».
Come valuta questo punto?
«Preferisco questo a quello di Frosinone, almeno per l’andamento della gara. Credo che in generale la situazione sarà un po’ così per tutti. Poi ci potrà essere quella vittoria importante che potrebbe farci fare il salto di qualità».
La Reggiana è una squadra fragile psicologicamente?
«Secondo me n questa partita ha dimostrato di non esserlo. Ha avuto due momenti in cui ha rischiato di crollare e invece non si è accontentata e ha fatto vedere di essere cresciuta tantissimo sotto questo aspetto».
In questa squadra fanno gol tanti giocatori diversi e Girma ha trovato la rete in un ruolo diverso dal suo: quanto è importante che non siano solo gli attaccanti a segnare?
«Il discorso è molto semplice: in una squadra o segnano in tanti oppure segnano tanti gol in pochi. È la legge del calcio. Per Girma aver giocato in un ruolo diverso e aver segnato può aiutarlo nella convinzione di saper fare anche cose diverse. Oggi due nostri attaccanti hanno ritrovato il gol e questo è un fattore importante».
Meroni verso la fine del primo tempo ha avuto qualche problema all’inguine?
«Sì, era preoccupato per un indurimento all’adduttore ma nell’intervallo i medici lo hanno gestito bene e fortunatamente è stato in grado di giocare la partita fino alla fine».
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