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Fiamozzi: «A Bari non abbiamo mai mollato: forse è scattato qualcosa. Vogliamo chiudere bene prima della sosta»

«Dopo un errore bisogna subito voltare pagina e rimediare. Contro il Catanzaro dobbiamo mettere altri mattoni per raggiungere l'obiettivo. Gondo? La squadra ha sempre avuto fiducia in lui. La Serie B è sempre la stessa, chi ha continuità va avanti»

05.11.2024 21:30

Dopo una prima stagione in Serie B condita da 29 presenze, un gol e tre assist con Nesta in panchina, Riccardo Fiamozzi nel campionato 2024/25 anche con Viali sta riuscendo a ritagliarsi un ruolo da protagonista e persino una posizione in campo insolita per un esterno di difesa.

«Il ruolo che in questa stagione mi ha affidato mister Viali mi piace, anche perché è la prima volta che lo ricopro – ha sottolineato l’esterno classe ’93, mediano aggiunto in fase di possesso – Domenica a Bari sono tornato a fare il quinto di centrocampo come l’anno scorso con Nesta, però mi stavo divertendo a fare il doppio mediano perché vengo coinvolto maggiormente nell’impostazione».

Al “San Nicola” avete creduto veramente nella rimonta?
«Certamente. Quando siamo in campo dobbiamo sempre sperare di ribaltare una prestazione negativa e non dobbiamo accettare dentro di noi la negatività del risultato e della prestazione, altrimenti è finita».

Come si fa a non gettarsi a terra dopo quei quattro minuti di follia?
«È successo quello che è successo. Ormai non ci si può più fare niente e l’unica cosa che si può fare è cercare di ribaltare la situazione. Come nella vita, quando ti succedono cose negative se tu ci stai a pensare sopra e a rimuginare troppo sei morto. Devi subito voltare pagina e cercare di rimediare».

A che cosa hai pensato quando Gondo ha messo la palla sul dischetto? 
«Ero sicuro che avrebbe segnato. Dentro di me non avevo alcun dubbio. Infortunio a parte, Cedric fa sempre il suo gran lavoro: a livello tecnico forse qualche volta gli si può muovere qualche critica, ma a livello di atteggiamento e sacrificio è encomiabile oltre ad essere un ragazzo d’oro che si fa volere sempre bene. Da parte di tutta la squadra ha sempre grande fiducia. Anche per questo motivo non avevo dubbi quando si è presentato sul dischetto».

A Bari per la prima volta da una situazione di svantaggio siete riusciti ad ottenere dei punti. Pensi che possa essere stata la partita della svolta, soprattutto da un punto di vista emotivo? 
«Speriamo sia stata davvero la partita della svolta e speriamo che sia scattato dentro di noi un qualcosa che come gruppo squadra già sappiamo di avere».

Che Serie B state giocando? 
«Non vedo grosse differenze rispetto all’anno passato. L’unica cosa certa è che chi ha continuità con i risultati va avanti. È la solita Serie B, non mi sorprende nulla».

Nello scorso campionato hai segnato un gol: qual è l’obiettivo di questa stagione? 
«Non so. Diciamo che non è proprio il mio compito segnare, però se dovesse capitare… Chiaramente giocando con il nuovo ruolo da mediano faccio più fatica ad avere delle occasioni nell’area avversaria. Da quinto o da esterno invece si può arrivare a chiudere l'azione dalla parte opposta».

La difesa a tre che si è vista a Bari vi ha dato maggiore sicurezza?
«Spesso siamo partiti a difendere a quattro e poi abbiamo alzato un giocatore a fare il mediano, come nel mio caso. Sabato invece la difesa era a tre fissa con i due esterni a fare i quinti. Queste sono due soluzioni che si possono tenere buone, poi dipende dall’avversario e dalle scelte del mister in base a quello che vuole fare durante la gara in entrambe le fasi».

Queste scelte sono dettate dall’avversario oppure dall'idea di costruire una nuova Reggiana? 
«In base alle caratteristiche dell’avversario noi cambiamo il modulo, ma non i concetti. È cambiato il modo di impostare, cercando di creare più superiorità dietro, in base anche a come ti prende l’avversario. Il mister su queste cose è molto attento, cerca di variare il modo di impostare la partita. Non i concetti, ma il modo».

Per voi cambia qualcosa nel passare da un modulo all'altro?
«Solo nella distanza tra i giocatori in campo, non nei concetti».

Guardando invece a domenica, che partita ti aspetti contro il Catanzaro? 
«Il Catanzaro è un avversario tosto ed è cambiato molto come squadra rispetto allo scorso campionato. Ma è una squadra in cerca, come noi, di punti. Per il nostro percorso sarà una partita importante, anche perché poi ci sarà la sosta, pertanto finire in un certo modo è sicuramente bello. Bisogna mettere dei mattoni importanti per raggiungere il nostro obiettivo».

 

 

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