Quintavalli illustra il rinnovato assetto societario: entra Romano Amadei, Doriano Tosi è il nuovo ds
Il patron di Immergas a fine giugno sottoscriverà nell'immediato il 30% delle quote granata e sarà presidente onorario
Oggi pomeriggio presso la sede di Olmedo al Ghiardo di Bibbiano i vertici della Reggio Audace hanno annunciato l'ingresso in società di Romano Amadei (assente per motivi di lavoro) oltre all'arrivo di Doriano Tosi come nuovo direttore sportivo, parlando del futuro prossimo che attende il club granata.
A prendere subito la parola è stato il presidente e padrone di casa Luca Quintavalli: «Ringrazio tutti i soci per il percorso svolto in questo primo anno. Oggi sono qui per confermare che dopo tanti colloqui siamo arrivati a bussare alla porta di un'azienda ambita per il calcio reggiano: la Immergas di Lentigione è legata allo sport e al suo interno ci sono persone che si impegnano con passione come i membri della famiglia Amadei. Abbiamo trovato l'accordo in pochi minuti, quelli che ci sono serviti per capire che è stata una scelta corretta. Dal punto di vista societario abbiamo un'evoluzione importante, l'ingresso di Immergas una delle aziende leader del territorio reggiano. Parlando sempre di prospettive importanti, aggiungo che il 26 di giugno saremo in Senato per presentare la maglia del nostro team iscritto al campionato Quarta Categoria con sponsor FCA e Credem. Amadei dentro il CdA? Lo abbiamo invitato a prendere la carica di presidente onorario. Il marchio? In settimana sarà pubblicata l'asta per riacquisirlo, ci sono tempi di circa un mese quindi entro fine luglio direi che lo riotterremo. Andremo al mare con il nome AC Reggiana, questo è il nostro obiettivo. Ripescaggio? Allo stato attuale reputo remota tale possibilità, in ogni caso ci proveremo. Di settimana in settimana vedremo come si evolverà la situazione e aggiusteremo il tiro in funzione di quello che succederà. La realtà dei fatti è quella di una società che si iscriverà al campionato di Serie D e se ne avremo la possibilità punteremo comunque all'iscrizione in C. L'entusiasmo dei tifosi? Tutto nasce da desiderio di vedere una società di questo livello, vicina alla città. Non si è mai capito perché realta importanti come queste scegliessero territori diversi. Bisogna canalizzare questo entusiasmo nel migliore dei modi, la piazza se lo merita per potere fare uno step alla volta. Abbiamo già fissato una sede del ritiro che è Castelnovo Monti con tutte le sue strutture importanti. Ricordo anche che a fine giugno partiremo col progetto dell'azionariato popolare, in vista anche della campagna abbonamenti».
L'ad Mauro Carretti è poi entrato più nello specifico: «Romano Amadei diventerà socio al 30% nella fase iniziale poi avrà l'opzione per acquisire un altro 10% in tempi successivi. Con Amadei non siamo in presenza di un semplice investitore ma di un appassionato di calcio che lo conosce e che ha portato valori importanti ovunque è andato. Noi siamo appassionati ma non abbiamo l'esperienza che Amadei può vantare. Il 27 di giugno sarà ufficializzato il tutto nero su bianco, ma ci sarà anche l'ingresso di altri partner che non annunceremo fino a quella data per questioni di riservatezza. Possiamo parlare di un ritorno alle origini: il 60% sarà in mano ai soci fondatori, che rimarranno tutti perché tra noi c'è coesione, e il 40% in mani altrui. Oggi siamo Reggio Audace, presto torneremo a chiamarci Reggiana (sorride, ndr). E' stato scelto come direttore sportivo Doriano Tosi perché ha grande esperienza e noi puntiamo sul suo valore. Organigramma? Direi che tra i consiglieri ci sarà Amadei, Russo resterà, poi valuteremo chi avremo per ogni singolo ruolo nello specifico». Il vicepresidente Mauro Rondanini ha sottolineato che nessun socio lascerà il club: «Ribadisco che come soci eravamo entrati in maniera importante e continueremo ad esserci».
Tanti gli argomenti toccati dal nuovo direttore sportivo Doriano Tosi: «Ho lavorato a lungo nella provincia di Reggio in Immergas, adesso sono qui per iniziare un nuovo capitolo. Amadei è stato invitato e ha conosciuto delle persone che gli sono piaciute sin dal primo istante, lui si sente in un ambiente familiare e ha sposato subito il progetto. L'ho visto decisamente carico. Nella vita di imprenditore ha imparato a valorizzare le persone che ha di fianco, a dare e ricevere fiducia e io sono uno di quei pochi fortunati: ci frequentiamo dal 1973, partendo come azienda e dalla terza categoria come calcio. Ci sono state tante opportunità negli anni di prendere la Reggiana, adesso è determinato e mi ha trascinato con grande entusiasmo in questa avventura che ci carica di responsabilità. Noi cercheremo di riportare la Reggiana nei professionisti il prima possibile e riportare la città e la tifoseria dentro un percorso che meritano. Adesso in punta di piedi dovrò conoscere i soci fondatori, dovrò individuare un allenatore adatto a noi e poi partire verso la fine di luglio per questo percorso che ci possa portare ad arrivare in alto e cercare di vincere. Io e Amadei siamo due amici venuti per dare una mano alla Reggiana, ci impegneremo per fare le cose per bene. Serie D difficile? Si perché la realta di questa città come altre è sovradimensionata. Bisogna sapersi adeguare, ma ho notato che è più facile vincere con giocatori abituati a questa categoria rispetto a chi invece viene dalla Serie C. Un anno in più di esperienza ci aiuta a capire meglio che quando andremo a giocare su un campo piccolo non sarà affatto semplice. Questi sono i problemi, senza dimenticare che la squadra blasonata quando va su campo di provincia motiva al massimo gli avversari. I giovani soffrono veramente nelle squadre importanti? Sì è così. Al quinto anno in D capisco che se non c'è un girone ad hoc per il valore di una squadra diventa veramente complicato uscirne. Amadei è interessato al ripescaggio? Non tocca a me rispondere su questo argomento. Lui ha detto che non è uomo da palcoscenico, vuole essere esentato da manifestazioni pubbliche e vivere le partite come semplice tifoso. Penso che troveremo entro questa settimana il nuovo allenatore: uno bravo, di categoria, in fase ascendente per portare energia e carica. C'è bisogno di novità, modernità e gioco perché al "Città del Tricolore" bisogna fare un qualcosa di più. L'obiettivo è avere gioco e risultato. I giocatori? Ho parlato con Zamparo, ma al momento ha una richiesta che non gli possiamo garantire, cioè la categoria. Il colloquio tra noi è stato molto utile, l'ho rassicurato sul fatto che oggi come oggi è importante la società più che la categoria. A me stanno molto a cuore Spanò, Rozzio e Staiti e cercherò fin da domani di indurli a rimanere tramite colloquio».
Il sindaco Luca Vecchi, invitato a prendere parte alla conferenza, ha sottolineato l'importanza del percorso svolto dalla società negli ultimi mesi: «Io vorrei dire soltanto che un anno fa più o meno a quest'ora si apriva un momento difficile per la storia della Reggiana che però ad un certo punto ha trovato nella disponibilità e nella forza degli imprenditori Reggiani la forza di ripartire. I fondatori meritano il giusto riconoscimento. Questo è stato un campionato che merita giudizio positivo, un'annata in cui la società ha superato con fermezza e maturità momenti non banali di dialettica interna e questo ha fatto sì che nell'anno del centenario si creasse un progetto sempre piu solido cercando l'ingresso di nuovi partner. Amadei non si discute, è una storia tipicamente reggiana di imprenditore che arriva nel mondo con il valore della nostra terra. Senza fare i fenomeni ma con grande umiltà gli emiliani riescono a costruire grandi imprese, quindi il suo arrivo rafforza a 360 gradi la Reggiana, perché a me piace chiamarla così. Spero che nel medio termine si possa sperare di avere davanti un storia di successo. Il marchio? E' giusto che torni nelle mani di questa società. Grazie ed in bocca al lupo di nuovo alla Reggio Audace».
Antonio Sbordone, Questore di Reggio Emilia, ha sottolineato l'importanza di avere un club solido anche per quanto riguarda il tema della sicurezza: «E' una buona notizia che un imprenditore importante, appassionato di calcio, entri nel club. In quanto questore mi occupo di ordine pubblico e nell'ordine pubblico le partite di calcio hanno un ruolo importante. Partecipo e vengo volentieri allo stadio, mettendoci passione. In prospettiva, una società solida e quadrata è una garanzia quindi non posso negare nell'affermare che mi sento più tranquillo oggi rispetto ad un anno fa. Va fatto un plauso ai tifosi della Reggiana: non si può non volere bene a questi colori e a tutte le squadre che riescono ad identificarsi nella propria comunità come succede a Reggio Emilia».
Mauro Rozzi, presidente della Fondazione per lo Sport di Reggio Emilia: «La corerenza mantenuta dalla società nell'attenersi al progetto scritto e presentato la scorsa estate è importante, un percorso legto ad un ambito specifico del calcio di alto livello. Mi fa piacere che questi soci stiano scrivendo una parte importante della storia centenaria della Reggiana. Il vostro essere attenti, concreti e con i piedi per terra è stato un punto di riferimento per tutte le realtà del nostro territorio. Mi auguro che possiate continuare su questa strada. Vi faccio un grosso in bocca al lupo».
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