Pellegrini: «È mancato solamente il gol, ma non dobbiamo fasciarci la testa. Le giornate storte possono capitare»
«L'assenza di Montalto si è sentita, ma siamo comunque una squadra con giocatori di qualità. Potevamo fare meglio, nel primo tempo è mancato il dominio del gioco. Io penso solo a dare una mano alla squadra, come titolare o dalla panchina»
Una maglia da titolare Jacopo Pellegrini non la indossava dalla trasferta di Carrara disputata a fine ottobre, quando giocò in coppia con Rosafio proprio come accaduto ieri. Poche però le occasioni create dai granata contro l'Olbia, la più nitida capitata proprio sui piedi dell'attaccante con la maglia numero 11.
«Mi mancava giocare dal primo minuto e sono contento che mi sia stata data questa occasione - sottolinea Pellegrini - A fine gara eravamo dispiaciuti per aver ottenuto solo un pareggio, ma fortunatamente siamo ancora in testa alla classifica. Ci spiace perché questa era una grande occasione che ci avrebbe permesso di allungare, ma bisogna andare avanti e pensare alla prossima partita».
Cos’è mancato per ottenere i tre punti?
«È mancato il gol. Di occasioni ne abbiamo avute, io per primo in quell’azione importante nel secondo tempo. Se l’avessimo sbloccata, sono sicuro che sarebbe stata una partita diversa. Nel primo tempo siamo usciti dal campo sullo 0-0, poi nella ripresa l’Olbia ha pensato a chiudersi ed è stato tutto più difficile».
0-0 significa anche che la squadra continua a non prendere gol…
«Sì, in questo aspetto abbiamo dimostrato di essere una squadra solida, ma in ogni caso è stato un vero peccato non aver trovato il gol».
È pesata molto l’assenza di Montalto o si è trattata solo di una giornata storta per la Reggiana?
«L’assenza di Adriano si è sentita ma siamo una squadra con giocatori di ottima qualità e anche oggi (ieri, ndr) abbiamo creato tanto. Potevamo sicuramente fare di più, ma non dobbiamo comunque piangerci addosso dopo questo pareggio e dobbiamo solo pensare a continuare a lavorare».
Questo pareggio pensi sia più merito dell’Olbia o demerito della Reggiana?
«All’inizio abbiamo faticato a prendere in mano il pallino del gioco: noi attaccanti non riuscivamo a tenere su la palla e ci è mancato il dominio della gara. Nella ripresa l’atteggiamento è stato migliore e ci siamo spinti di più sulla loro metà campo ma non è bastato ed è mancato solo il gol».
È mancata la precisione e anche un po’ di fortuna, soprattutto nella tua occasione nel secondo tempo…
«Sì, potevamo far meglio e anche io ho schiacciato troppo quella palla con il sinistro e lì il difensore è riuscito a respingerla. Sono giornate storte che possono capitare, probabilmente in altre giornate la palla sarebbe andata dentro».
C’è forse da recriminare per qualche episodio non fischiato dall’arbitro?
«Non voglio parlare di queste cose. Forse nel primo tempo due mezzi episodi da rigore ci potevano stare, ma l’arbitro ha visto diversamente e ne prendiamo atto».
L'Olbia ha avuto due occasioni importanti e ha rischiato di vincere…
«Sapevamo che avevano giocatori di qualità e ci eravamo preparati per limitarli. Può comunque succedere di concedere qualche occasione in partita, ma per fortuna non abbiamo subito gol».
Non ti preoccupa essere visto come un attaccante che segna partendo dalla panchina?
«Sinceramente per me non è un problema. La mia preoccupazione è solo quella di dare una mano alla squadra, indipendentemente che io parta titolare o dalla panchina».
Alla fine questo è un campionato in cui molte squadre si chiudono e per voi attaccanti è ancora più difficile trovare il gol…
«Sappiamo che ci sono squadre che si chiudono in difesa e segnare risulta più difficile. Tuttavia se non è arrivato il gol, non mi sembra comunque il caso di fasciarci la testa. Dobbiamo stare tranquilli anche perché abbiamo una buona media gol e sono sicuro che già dalla prossima gara torneremo a segnare».
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