Cesarini: «Siamo ancora vivi, dieci minuti di follia non possono avere distrutto le nostre certezze»
«Mercato? Non ho dubbi, mio figlio nascerà in primavera a Reggio»
Dopo la batosta di Salò, a soli due giorni dalla sfida casalinga alla Triestina (venerdì 29 dicembre alle ore 18.30), il "Mago" Alessandro Cesarini ha preso la parola davanti ai microfoni nella sala conferenze di via Mogadiscio.
Che spiegazione vi siete dati per la sconfitta con la Feralpi?
«Dal campo sinceramente pensavamo fosse andata peggio, rivedendo le immagini invece abbiamo notato che non siamo tornati dagli spogliatoi molli, anzi le azioni iniziali della ripresa erano tutte di marca granata e con Riverola e Carlini potevamo anche allungare sul 3-0. Il primo gol di Ferretti ci ha colto di sorpresa, poi sono arrivati 7 minuti di follia nei quali abbiamo perso la partita anche se sul 3-2 siamo andati vicini al pareggio. Ora dovremo essere bravi a ripartire dal primo tempo di Salò, dagli 8 risultati utili consecutivi e dal grande lavoro fatto nelle ultime settimane: 10 minuti andati male non possono distruggere le nostre certezze...».
Pensavate di avere già i tre punti in mano?
«Avremmo sicuramente dovuto gestire meglio il vantaggio, ma noi vogliamo sempre giocare la palla partendo dal basso per liberare i giocatori offensivi. Non dobbiamo snaturarci, però ci sono situazioni in cui calciare il pallone in tribuna è forse la scelta migliore...».
La Reggiana forse non è ancora pronta per ambire alla vetta?
«Prima di tutto crediamo in noi stessi, poi qui a Reggio c'è tutto per fare bene, squadra e tifosi da due mesi remano dalla stessa parte e uniti potremo dare fastidio a tanti. Non so se la Reggiana può valere il primo, il terzo o il sesto posto: la partenza ad handicap purtroppo non ci può far sapere cosa saremmo potuti diventare veramente. Sappiamo però che continuando su questa strada potremo toglierci grandi soddisfazioni. Prima di dare per morta la nostra squadra bisogna pensarci a fondo...».
Ora siete completamente concentrati sulla gara di venerdì sera?
«Già da sabato abbiamo iniziato a pensare alla prossima partita, analizzando quello che di negativo è stato fatto in riva al Garda».
Che squadra è la Triestina?
«Affronteremo una formazione forte, con tanti interpreti importanti come Arma e Bracaletti senza dimenticare una difesa ben strutturata. All'andata giocammo un'ottima partita poi loro in qualche modo riuscirono a pareggiare, ora però siamo pronti per fargli male avendo studiato in allenamento le giuste mosse».
A settembre un tuo gol dopo 30 secondi dalla lunga distanza aprì le marcature...
«Lo ricordo bene. Spero di potermi ripetere anche venerdì sera».
Sarà l'ultima gara del 2017, vietato sbagliare...
«Sì lo sappiamo. Anche se siamo sempre i soliti ora stiamo bene fisicamente e mentalmente, sebbene non sia stato facile digerire l'ultima sconfitta. C'è grande voglia di regalare ai nostri tifosi un ultima bella partita nel 2017 poi andremo in vacanza e torneremo a preparare il girone di ritorno».
Qual è la tua analisi sul primo anno da giocatore granata, considerando che sei tornato in campo a fine 2016?
«Personalmente sono soddisfatto. Quando ho firmato per la Reggiana nell'estate del 2016 ancora non sapevo quando sarei tornato a giocare, invece nella scorsa stagione ho collezionato 11 gol, 17 nell'anno solare, quindi sono più che contento. Se a Firenze fosse finita diversamente sarei ancora più felice, ma resta l'orgoglio per quanto dimostrato sul campo. Anche questo finale di 2017 ha regalato tante emozioni con il mio ritorno al gol, il rinnovo che mi ha pemesso di restare qua ancora a lungo e il bimbo in arrivo che nascerà verso aprile o maggio».
Sono già tornate le sirene del mercato che ti riguardano...
«Ci sono sempre state, anche negli scorsi mesi prima del rinnovo, ma la volontà è quella di rimanere. Mio figlio nascerà a Reggio e sono contento di questo».
Quanto è stato importante il ruolo del presidente nella tua scelta e nella rinascita granata?
«La sua presenza costante per la squadra è fondamentale. Due mesi fa ha voluto parlare con ognuno di noi, prima del mio rinnovo, e il colloquio che ho avuto con lui e con Ted Philipakos, persona che ne capisce di calcio, mi ha dato una grossa iniezione di fiducia. Spero proprio che continui a restare vicino alla squadra».
Che cosa ti ha detto?
«Mi ha spiegato che si aspettava tanto da me, mi ha rassicurato su eventuali notizie societarie che sarebbero uscite e sull'imminente rinnovo. Si è dimostrato una persona di parola e un grande sportivo perché conosce tutte le dinamiche della squadra».
E il ds Magalini?
«Lui è sempre rimasto con noi, vivendo tutti i giorni lo spogliatoio. Con me è sempre stato molto chiaro sulle intenzioni della società, penso che sia un grande esperto di calcio e un valore aggiunto per la Reggiana».
Il tuo saluto di fine 2017 ai tifosi?
«Li ringrazio per l'anno che ci hanno aiutato a trascorrere insieme e auguro a loro che ci sono sempre stati vicini di passare delle buone feste. Spero che il 2018 sia ancora più ricco di emozioni per tutti».
(Foto © AC Reggiana 1919)
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