Viali: «Siamo contati, ma la Reggiana giocherà con coraggio e senza alibi. Contano solo il risultato e la salvezza»
«Il Cesena ha grande qualità, nonostante l’influenza daremo il massimo perché vogliamo rappresentare al meglio i nostri tifosi. Sul mercato ci abbiamo provato fino alla fine, ora continueremo a crescere grazie alla nostra organizzazione e al lavoro»
Alla vigilia del derby contro il Cesena, mister William Viali ha parlato in conferenza stampa delle difficoltà legate all'epidemia di influenza che ha colpito la squadra, delle insidie che la partita presenta e delle aspettative per il match che richiamerà allo stadio il pubblico delle grandi occasioni.
Mister, la Reggiana si presenta al derby con l’infermeria piena?
«Più che un'infermeria, delle camere da letto piene… Ho visto pochi giocatori questa settimana, molti purtroppo mancheranno. Li devo leggere: Libutti, Reinhart, Stulac, Kumi, Pettinari, Marras e Portanova».
Sono in dubbio o mancano del tutto?
«Tranne Pettinari che ha un piccolo problema muscolare tendineo, gli altri sono tutti influenzati. Alcuni da quasi quattro giorni con febbre molto alta».
Comunque giocherete senza alibi?
«Sicuramente. Ho parlato stamattina con i ragazzi e ho detto loro che se finirà male saremo comunque dei “coglioni”. Saremo comunque 16 giocatori compreso il portiere e i cambi, quindi ci giochiamo la partita con il Cesena come abbiamo sempre fatto con grande coraggio e determinazione senza piangerci addosso ma rappresentando i nostri tifosi con grande onore».
Come si lavora con così pochi calciatori a disposizione?
«Si fa il massimo, si tiene la tensione alta e si prepara la partita comunque. Ci siamo fatti aiutare da qualche ragazzo della Primavera, che però ha il proprio impegno di campionato. Ma abbiamo preparato la gara con la stessa attenzione e determinazione di sempre. Quello che conta domani è il risultato».
Quali difficoltà vi aspettano contro il Cesena?
«Le difficoltà saranno simili a quelle di tutte le partite, nel senso che ogni squadra ha le proprie caratteristiche per metterti in difficoltà. I nostri avversari cercheranno di non esaltare le nostre, quindi il risultato può essere influenzato da piccoli episodi. A Bolzano secondo me abbiamo fatto una delle migliori gare della stagione ma abbiamo perso, quindi pretendo che si faccia tutto in maniera perfetta e funzionale al risultato».
La Reggiana forse è perfetta dai 16 metri agli altri 16 metri, forse solo dentro l'area manca qualcosa in certi momenti?
«Come ripeto dall’inizio, adoro la mia squadra con i suoi pregi e i suoi difetti e sono orgoglioso di allenarla. Molti difetti sono stati smussati e siamo in crescita, lavoriamo sempre ai mille all’ora per migliorare».
Qual è il suo giudizio sul mercato ora che è terminato?
«Al di là della situazione particolare di questa settimana, noi ci abbiamo provato fino in fondo. Siamo stati dentro il mercato, ma non siamo riusciti a chiudere quelle operazioni che avremmo voluto. Ora andiamo avanti per la nostra strada: inizia un campionato con equilibri diversi, noi continueremo a migliorare settimana dopo settimana grazie alla nostra grande organizzazione e al lavoro dei calciatori».
Parlando degli avversari, Cristian Shpendi è il pericolo numero uno?
«Shpendi è uno dei giocatori più determinanti, ma il Cesena ha una squadra con tanti altri giocatori di qualità. Hanno tecnica, gamba, profondità e sanno anche ripartire. La gara sarà complicata e dovremo stare molto attenti».
C'è il rischio di affrontare Russo, attaccante che avrebbe potuto vestire la maglia granata: che tipo di giocatore è?
«Non essendo un mio calciatore, lo conosco in maniera relativa. A Sassuolo ha fatto discrete cose, ma dentro il Cesena ci sono tanti altri giocatori di qualità che proveranno a metterci in difficoltà».
Per esempio chi?
«Hanno Antonucci, che conosco bene, Berti, La Gumina e anche i centrocampisti. Probabilmente cambieranno qualcosa rispetto al mercato con l'arrivo di Saric. Sono giocatori qualitativi e bravi anche sui calci piazzati, quindi dobbiamo affrontarli con attenzione per 95 minuti».
L'arbitro di domani è praticamente un debuttante, con al VAR un “big” della Serie A: cosa ne pensa di questa situazione?
«Ho talmente tanti pensieri e problemi per la partita di domani che quella è l'ultima cosa a cui voglio regalare energie mentali…».
Ci si aspetta una cornice da oltre diecimila persone: cosa rappresenta per lei questa sfida?
«Reggio Emilia è una piazza fantastica in cui giocare partite del genere, che sono quasi dei derby. Nonostante tutte le difficoltà di questa settimana, vogliamo scendere in campo per rappresentare i nostri tifosi, che ci danno tanto in termini di presenza e calore. C'è molta empatia tra la squadra e il pubblico, e la Reggiana si impegna al massimo rappresentandolo con grande determinazione e voglia. Rincorrere la salvezza per questa società e per i nostri tifosi è la cosa più importante».
Commenti