La Regia continua a lavorare in silenzio, proiettata verso il suo obiettivo
I granata proseguono la preparazione a Cavazzoli lontano da occhi indiscreti
«Dobbiamo essere molto prudenti, parlare poco e pensare soprattutto a noi»: il ds Doriano Tosi una settimana fa ha usato queste parole e la Reggiana sta applicando tali dettami alla lettera. Poco o nulla infatti trapela dal centro "Cesare Campioli" di Cavazzoli dove i granata, con grande riservatezza e silenzio, hanno ripreso a sudare a partire dallo scorso 4 giugno.
Difficile però trattenere le urla del condottiero granata Max Alvini, udibili soprattutto da chi risiede nei dintorni dell'ex Sporting e dai pochi curiosi che ogni tanto si affacciano dalle parti di via Campioli. Divisa tra campo A e B, la Regia - orfana di Brodic - da lunedì pomeriggio ha iniziato ad accelerare il ritmo in vista del 13 luglio, la data cerchiata sul calendario nella quale i granata debutteranno ai playoff contro un avversario che sarà sorteggiato solamente tre giorni prima. Una sfida che si preannuncia difficile sotto l'aspetto fisico e psicologico, poiché fino ad allora la squadra molto difficilmente riuscirà a disputare incontri amichevoli se non in famiglia. Il "Città del Tricolore" proverà a dare una mano, ma senza la spinta degli oltre 5milla reggiani soliti occupare le poltroncine dell'impianto di Mancasale il "fattore campo" avrà certamente un ruolo differente rispetto a quanto visto durante il campionato. Oppure no?
Commenti