Pezzella: «Potevo segnare, ma non ci ho creduto abbastanza»
«Seguo le indicazioni del mister e mi impegno al massimo. Spero di trovare presto maggiore spazio»
Nel finale di partita a Cosenza, il centrocampista granata Salvatore Pezzella ha sfiorato il colpo del k.o. da due passi dopo la traversa colpita da Zamparo, ma il difensore silano Idda si è immolato negando al mediano classe 2000 la gioia del primo gol in B.
«Sto migliorando sia nella prestazione, sia a livello caratteriale - ha sottolineato a fine gara l'ex canarino - Sapevo che sarebbe stato un anno difficile. Pian piano mi sto prendendo il mio spazio e spero di trovarne ancora in un campionato così lungo con tante partite ravvicinate. Faccio quello che mi chiede il mister e mi impegno sempre al massimo per aiutare la squadra soprattutto nei momenti difficili, come possono essere gli ultimi venti minuti di una partita».
Com'é stato il tuo impatto con la Serie B?
«Per ora buono. Sicuramente dalla C alla B si sente tanto il salto di categoria. Ci sono squadre molto più forti e preparate, sia fisicamente che tecnicamente. Spero di continuare a fare bene, cercando sempre di migliorare».
Cosa ti ha detto mister Alvini poco prima di farti entrare in campo?
«Mi ha detto di coprire il ruolo di mezzala, di giocare la palla ed essere aggressivo. Penso di aver seguito bene le sue indicazioni e voglio continuare a farlo».
Peccato per quella palla gol sprecata nel finale...
«Purtroppo non ci ho creduto abbastanza. Nell'occasione della traversa su colpo di testa di Zamparo, sono arrivato in ritardo e col passo lungo. Di conseguenza ho colpito male la palla. Non ho trovato il gol, ma spero di rifarmi alla prossima occasione».
Come si gestisce mentalmente l'ingresso in campo negli ultimi minuti cruciali di una partita?
«Personalmente lo gestisco con la massima tranquillità. Anzi, al contrario mi dà maggiori responsabilità e maggiore carica. Se entro in campo con ansia e timore, rischio solo di far danni. Cerco quindi di entrare senza troppi pensieri, seguendo bene le indicazioni del mister e facendo quello che mi riesce meglio».
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