Viali: «Dobbiamo imparare a conquistare punti anche soffrendo. A Catanzaro servirà una partita attenta»
«Con il ritiro in Calabria dobbiamo sfruttare ogni momento insieme per creare l'atmosfera giusta in vista del finale di campionato. Gondo è stato utile anche partendo dalla panchina, Vido determina molto ma non ci sono scelte predefinite su di lui»
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A meno di 48 ore dalla sfida contro il Catanzaro, quarta forza del campionato che attende la Reggiana con l'obiettivo di centrarsi l decimo risultato utile consecutivo, mister William Viali ha preso la parola presso la sala stampa del Villa Granata “Training Centre” parlando della situazione della squadra, delle possibili scelte di formazione e dell'importanza della mentalità in questo finale di stagione.
Mister, ha ancora problemi con l'infermeria piena oppure ha recuperato qualcuno tra Sosa e Lucchesi?
«Abbiamo gestito un pochino la situazione, soprattutto quella di Lucchesi, e abbiamo dovuto gestire nei primi giorni della settimana anche Meroni, che aveva avuto un problema nella partita precedente. Però su Meroni sono molto tranquillo. Lucchesi sta meglio, abbiamo ancora un allenamento importante e poi vedremo meglio domani».
Ci potrebbe essere anche un'idea di passare a una difesa a tre se dovesse mancare qualche centrale?
«Per noi è abbastanza relativo. Veniamo da un percorso lungo fatto in un certo modo e, secondo me, fatto anche bene sotto l'aspetto prestazionale. Siamo pronti a tutto, ma credo che in questo momento la squadra abbia un'identità molto precisa dal punto di vista tattico».
Anche Pettinari torna a disposizione?
«Sì».
Ha recuperato Vergara e Portanova ai loro livelli abituali?
«Questo lo possono dire solo le partite. L'unica considerazione oggettiva che possiamo fare è che, da quella famosa “pandemia” in cui ci siamo allenati in 15, la settimana successiva il gruppo è stato gestito a metà tra chi poteva spingere e chi no mentre la scorsa settimana è stata breve. Questa settimana siamo tornati a regime, abbiamo spinto e lavorato bene. Arriviamo a Catanzaro nel migliore dei modi dopo un periodo fisicamente complicato».
Parliamo di Girma: è soddisfatto della sua prova con la Carrarese? I suoi movimenti non hanno forse fatto giocare peggio Vergara e Portanova?
«Secondo le loro prestazioni meno brillanti non vengono solo dalla gara con la Carrarese, quindi la scelta di provare qualcosa di diverso era volta a trovare una scintilla nuova. Natan ha fatto gol e ha avuto l'occasione più importante nella ripresa, quindi ha fatto una discreta partita. Chiaramente sappiamo che con lui in campo dobbiamo riempire gli spazi diversamente rispetto a quando c'è Gondo. Rispetto alla strategia che avevamo in testa contro i toscani, sabato scorso è mancato solo il risultato».
Gondo potrebbe tornare utile nelle prossime trasferte dopo essere rimasto al riparo delle critiche?
«Gondo è stato utile anche partendo dalla panchina. Ci sono fasi in una stagione in cui un giocatore ha più minutaggio e altre in cui ne ha meno. La sua esclusione non era per tutelarlo poiché in un momento delicato, ma perché era in una fase calante quindi ho scelto di far giocare chi in quel momento poteva essere più libero sotto l'aspetto mentale».
Vido, capocannoniere della squadra con 5 gol e 2 assist, rende meglio da subentrato?
«Non c'è una scelta predefinita su di lui: le dinamiche della squadra hanno portato a utilizzarlo così. Ci sono state fasi dove ho pensato che potesse essere il suo momento dal primo minuto, ma per scelte diverse non lo è stato. Guardando le statistiche, ha determinato molto».
Quanto le è mancato Reinhart?
«I numeri parlano chiaro: è stato uno dei giocatori più utilizzati e importanti senza nulla togliere a Kabashi che ha giocato discretamente. Ha avuto un periodo di stop tra influenza e squalifica, ma ora sta molto bene».
Sette diffidati tra Catanzaro e Cosenza la fanno ragionare in qualche modo oppure pensa solo alla prossima partita?
«Non possiamo permetterci troppe strategie o pensieri. Questo campionato ci ha insegnato che non ci sono partite scontate. L'importante è fare punti per avvicinarci al nostro obiettivo, indipendentemente dall'avversario o dal tipo di partita».
Avete preso diversi gol su calcio d'angolo: siete preoccupati?
«Abbiamo subìto solo due gol direttamente da calcio d'angolo, più uno su respinta contro il Modena. La coincidenza di averli presi a distanza di pochi minuti con Frosinone e Carrarese ha fatto sembrare il problema più grave di quanto sia. In realtà, statisticamente siamo ancora in media alta. Bisogna sapere affrontare con lucidità questo momento, che fa parte di un percorso, cercando di smussare quello che possiamo migliorare».
Come festeggerete il primo gol segnato su punizione?
«Anche sotto questo punto di vista siamo comunque nella metà alta della classifica per gol su calcio piazzato. Ci sono due o tre giocatori con grande qualità per battere le punizioni: Portanova ha preso traverse, Štulac gioca poco ma porta qualità, quindi le armi per fare male non mancano. Però devo dire che di gol diretti su calcio piazzato se ne vedono sempre meno».
Il Catanzaro è la squadra del momento ma segna quasi solo con Iemmello, capocannoniere della Serie B…
«Hanno molti giocatori che vanno in gol, al di là dei grandi numero di Iemmello, che per me è uno dei migliori registi offensivi della Serie B. I giallorossi hanno una fase offensiva molto qualitativa e dobbiamo stare attenti».
Quali sono i loro punti di forza?
«Il Catanzaro è una squadra che ha un grande palleggio e qualità tecnica, tra le migliori del campionato. Gioca con un 3-5-2 molto elastico e sa comandare il gioco, quindi dovremo essere attenti e precisi anche in fase di non possesso per cercare di giocarcela alla pari».
Stare lontani da Reggio, tutti insieme, può compattare ancora di più il gruppo in questo momento decisivo della stagione?
«Il ritiro è nato per una questione di comodità logistica, ma dobbiamo essere bravi a sfruttare ogni momento insieme per ottimizzare il lavoro e creare l'atmosfera e la mentalità giusta per il finale di campionato. L'alchimia di questo gruppo è palese, ma più calano le partite e più diventano importanti: bisogna essere consapevoli che nelle ultime giornate ogni palla può diventare determinante per raggiungere il nostro obiettivo».
Cigarini dopo l'ultima partita ha detto che la Reggiana non è ancora pronta per le partite decisive: è d'accordo?
«Il “Ciga" giustamente vuole spronare i compagni. Forse abbiamo vinto meno scontri diretti, ma abbiamo battuto squadre importanti. Dobbiamo migliorare l'ottimizzazione dei risultati e imparare a portare a casa punti anche soffrendo, come se fosse un furto… Finora abbiamo conquistato sempre meno di quello che meritiamo. Bisogna saper soffrire e ottimizzare al massimo anche il minimo sforzo: riuscendoci, faremmo un salto di qualità. Ora bisogna portare a casa qualcosa di più».