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Trevisan: «Felice per aver ritrovato una maglia da titolare, la difesa a tre non è un problema»

Il centrale granata ha ritrovato una maglia da titolare dopo tre lunghi mesi passati ai box

23.03.2017 15:00

Trevor Trevisan l'ultima maglia da titolare l'ha indossata nel derby dello scorso dicembre col Parma e domenica è tornato a vestirla nel match col Mantova al debutto della difesa a tre targata Menichini.

«Quando si gioca va sempre bene - sottolinea sorridendo il centrale classe '83 - Negli anni ho provato questo modulo più volte anche con mister Menichini a Salerno quando cambiavamo spesso assetto. L'importante però è affrontare l'avversario con la testa giusta e la massima attenzione, abbiamo visto che spesso il primo errore rischia di costare caro».

Trevor, la prima da titolare dopo tre mesi com'è andata?
«C'è voluto tanto tempo per recuperare, quando sono tornato Rozzio e Spanò stavano facendo molto bene e il mister giustamente ha continuato con loro. La rosa è ampia e di qualità e ho accettato la sua decisione, fa parte del mestiere».

Che vantaggi ci sono con la nuova difesa a tre?
«Abbiamo lavorato con l'assetto a quattro dallo scorso luglio ed è un modulo più rodato, ma per come affrontiamo noi le gare disponendoci a tre non ci sono grandi differenze. Sicuramente siamo più coperti dietro anche perché andiamo incontro ad un periodo delicato e importante. Sceglieremo come schierarci anche in base all'avversario che affronteremo».

L'obiettivo della stagione ora qual è?
«Il traguardo che tutti sognavamo è svanito. Il Venezia sta tenendo un ruolino di marcia insostenibile per le inseguitrici, dobbiamo essere bravi nello studiare il nostro calendario senza perdere più punti per strada. Nei playoff anche la posizione di partenza è importante...».

A Salerno si parlava di un rapporto teso fra te e Menichini...
«I problemi alla Salernitana non erano col mister, certe voci di frizione fra noi erano uscite quando le cose andavano male. Dopo un primo anno da titolare la seconda stagione in amaranto è stata frenata da un grave infortunio per colpa del quale sono stato fermo tanto, e anche per diverse scelte societarie a gennaio non ho più giocato. Col mister ho sempre tenuto un rapporto sincero, quando si lavora asssieme possono nascere delle incomprensioni ma da persone adulte si risolvono».

Domenica vi aspetta una trasfera difficile a San Benedetto del Tronto...
«All'andata giocammo la partita migliore della nostra stagione, sicuramente loro se lo ricorderanno e ci affronteranno ancora più carichi nel loro importante stadio. Mi aspetto una partita tosta, ma a tutti i costi dovremo fare risultato perché vincere aiuta a smaltire meglio gli infortuni e a vivere meglio la settimana».

Come vi spiegate il rendimento in discesa delle ultime giornate?
«A Macerata eravamo riusciti a recuperare in inferiorità numerica poi è finita come tutti sappiamo, mentre col Mantova essendo un derby sentito il clima era teso e io personalmente ho accusato il primo caldo della stagione, ma non abbiamo nessuna scusante per il risultato...».

C'è stato forse un calo di testa?
«Non penso proprio anche perché adesso arriva la parte più importante del campionato. Onestamente non so spiegare questo calo, però da parte nostra c'è massima voglia di riprendere quello che è stato lasciato per strada».

Anche fare gol è diventato un problema?
«Sì ma bisogna anche non prenderli. Dobbiamo essere tutti più propositivi, dal portiere all'attaccante, si gioca in undici e tutti abbiamo dimostrato di poter fare gol».

Qual è il tuo parere su Reggio dopo 8 mesi trascorsi in città?
«È un cittadina molto tranquilla, qui si vive molto bene e anche i miei compagni sono dello stesso parere. Per essere una squadra di Lega Pro del nord invischiata in terza serie da tanto tempo c'è ancora molto calore e il seguito di tifosi è importante per noi».

Hai qualche hobby fuori dal campo?
«A giugno diventerò padre quindi la mia testa è tutta rivolta ai preparativi per il nuovo arrivato. Abitando in centro vicino a decine di compagni usciamo spesso assieme e presto col bel tempo riprenderemo anche a fare dei giri in bicicletta».


(Nella foto Trevor Trevisan nel match d'andata contro la Sambenedettese © ac reggiana 1919)

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