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Grammatica: «Il bilancio finora è positivo, la Lega Pro è più complicata della Serie B»

Presente in panchina anche a Mantova in occasione del successo nel derby del Po, il direttore Andrea Grammatica è intervenuto oggi ai microfoni della stampa a margine della seduta di allenamento della Reggiana. «Siamo contenti del bilancio a circa un quarto di campionato disputato - ha dichiarato -  L'obiettivo della società era quello di creare una squadra giovane, per costruire un futuro importante per la Reggiana: c'è ancora da lavorare su certi aspetti nella gestione della gara, ma siamo ampiamente soddisfatti». Le due vittorie consecutive hanno proiettato la Reggiana ad un passo dalla vetta... «Per essere ancora più contento vorrei vedere tutti i giocatori poter scendere in campo. Ci sono attualmente assenze prolungate, ma c'è un grande spirito di gruppo trasmesso anche da mister Colucci che ha mostrato temperamento e mentalità giusta nelle ultime partite». Chi fra i giocatori l'ha impressionato maggiormente? «Tutti si sono resi utili alla causa, onorando la maglia anche in momenti difficili. Il bilancio degli acquisti è sicuramente positivo, anche se settimanalmente, a causa degli infortuni, regaliamo al girone cinque giocatori importanti». Invece qualcuno ho deluso le aspettative? «No, alcuni giocatori sono indietro sul piano della condizione perchè sono arrivati tardi in estate o hanno avuto problemi fisici, ma avranno tempo per riproporsi nel modo migliore». La classifica attuale è come nelle sue previsioni di inizio stagione? «Mi aspettavo una classifica più sgranata, con Venezia e Bassano con qualche punto in più. Ora possiamo dire che il nostro obiettivo è restare fra le prime cinque, penso che il campionato si deciderà ad aprile e maggio quando in trenta giorni ci saranno da disputare sette partite». Che importanza attribuisce alla partita di Coppa Italia di Lega Pro, domani a Modena? «Domani vogliamo la vittoria, per rispettare noi stessi e i tifosi perchè si tratta di un derby. Per esperienza personale dico che sarebbe importante andare avanti nella competizione, perchè vincere aiuta a vincere». Ci sarà comunque un ampio turnover? «Il mister darà spazio a chi ha giocato meno e saranno convocati alcuni giovani della Berretti per dare merito al grande lavoro che stanno svolgendo Paolo Zanetti e Cris Gilioli con il settore giovanile». Lunedì poi arriverà al Città del Tricolore la Sambenedettese... «Appunto, sarà una gara molto importante contro un avversario estremamente ostico. Vogliamo dare entusiasmo ai nostri tifosi che anche a Mantova sono stati straordinari: capiscono che è un periodo in cui stiamo stringendo i denti e stanno apprezzando il nostro spirito. Lunedì avremo bisogno dei diecimila del Mirabello, per chi è appassionato di calcio significano passione, fuoco, ambiente caldo e trascinante. E poi ci sarà il tifoso numero uno, Mike Piazza...». Proprio il presidente ha dichiarato di ambire alla Serie A entro i prossimi cinque anni: sente il peso di questa responsabilità? «No, anche nelle società in cui ho lavorato negli anni passati si era fissato questo obiettivo. Lo scalino più grande è salire dall'imbuto della Lega Pro, mentre la Serie B preoccupa meno: c'è una formula che dà maggiori possibilità di promozione e una società solida può fare un mercato importante e trascinare un entusiasmo che da altre parti non si vede».

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