L'Integrity Tour organizzato dalla Lega Pro ha fatto tappa a Reggio Emilia
I giocatori della prima squadra e della Primavera hanno avuto modo di approfondire temi legati alle frodi nelle competizioni sportive e alla lotta al match fixing grazie anche al contributo dei formatori di Sportradar AG e Aic-Assocalciatori
I giocatori, lo staff tecnico e dirigenziale dell’AC Reggiana hanno preso parte all’ Integrity Tour, iniziativa formativa della Lega Pro, approfondendo i temi legati al fenomeno delle frodi nelle competizioni sportive per la lotta al match fixing con il monitoraggio di Sportradar AG su tutte le gare del campionato professionistico e giovanile. Un approfondimento necessario e prezioso, quello tenuto dai formatori di Lega Pro, Sportradar AG e Aic-Assocalciatori, con testimonianze reali per sottolineare l’importanza del contrasto al fenomeno delle frodi nelle partite: ed è fondamentale un controllo costante per poterle combattere.
«Questi tipi di eventi diventano sempre più importanti - afferma il tecnico della formazione Primavera 2 dell’AC Reggiana, Andrea Costa - perché sono ragazzi che si affacciano al mondo professionistico e devono affrontare anche vicissitudini di questo tipo. Quindi è giusto informarli su quello che potrebbe essere un problema per loro»
Successivamente l’iniziativa formativa ha interessato i calciatori della prima squadra di AC Reggiana, che riuniti nel centro sportivo di Cavazzoli hanno ascoltato con partecipazione le informazioni e le testimonianze sui pericoli per gli atleti e sui risvolti oscuri del mondo di attività illegali che si nasconde dietro al business delle scommesse sportive. «Credo che questi incontri siano molto utili - afferma il capitano granata Paolo Rozzio - perché oggigiorno si sanno molte notizie in maniera generica e si cerca sempre di comportarsi in maniera corretta, ma ovviamente ci sono delle sfaccettature che uno non conosce. Quindi credo che questa ora di apprendimento sia stata molto utile per conoscere alcuni dettagli che anche noi calciatori che siamo un po’ più esperti del settore non conosciamo».
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