A due giorni dalla sfida tra Brescia e Reggiana, il tecnico delle Rondinelle Rolando Maran ha preso la parola in conferenza stampa sottolineando l'importanza della sfida del “Rigamonti” in ottica salvezza.


«Le scorie delle ultime due partite restano sempre dentro, ma il lavoro è l’unica cosa che alimenta la rabbia giusta - ha spiegato in conferenza stampa l'allenatore biancazzurro - Questo fardello ce lo portiamo, ma può anche diventare lo slancio per fare bene. Il tabù del “Rigamonti”? Dobbiamo pensare solo a questa partita e al fatto che va portata a casa, senza fare troppi discorsi. Serve questa vittoria, e dobbiamo andare a prenderla». Sul confronto tra il rendimento dell'attuale stagione e di quella passata, Maran ha le idee abbastanza chiare: «A volte bastano due partite, due risultati a fare la differenza. È un filo sottile, e può dipendere da molti fattori. L’anno scorso questo filo era dalla nostra parte, quest’anno no. Ma adesso non serve più fare analisi retroattive: dobbiamo solo pensare alla partita di lunedì. Mi aspetto che la squadra vada in campo e faccia la prestazione. Poi spero ci sia qualcosa da festeggiare insieme al pubblico. Ma tutto parte da noi: dobbiamo essere i primi ad accendere qualcosa di importante. Abbiamo bisogno di tutto e di tutti, ma dobbiamo iniziare da noi. Vedo una squadra vispa, tonica, e questo è ciò che mi fa più piacere. Gli approcci alle partite sono buoni, dobbiamo essere bravi a non farci condizionare dagli eventi».

Sul fronte di recuperi e infortunati: «Galazzi si è allenato bene ed è disponibile, valuterò quanto impiegarlo. Borrelli sta bene, si è allenato negli ultimi due giorni e ha quasi del tutto smaltito l’affaticamento. D’Andrea non è uscito dai radar: semplicemente, per caratteristiche e per come stiamo affrontando le partite, ultimamente è stato meno premiato. Senza Verreth potrebbe giocare Bjarnason: è un giocatore completo, l’unico problema è l’anagrafe… Ma la costruzione della manovra oggi non dipende più solo dai centrocampisti: parte spesso dai difensori, e si sviluppa tra le linee. Dobbiamo essere bravi a trovare giocate che ci aprano il campo, sfruttando le caratteristiche dei nostri giocatori. Le squadre ormai sono tutte molto preparate nel togliere spazi e linee di passaggio».

Dionigi: «Il gruppo è solido, andiamo a Brescia per dimostrare di esserci. Ora è fondamentale fare punti»

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