Alvini: «Con la Salernitana ci sono in palio tre punti e basta. La Reggiana sta bene e può ancora migliorare»
«L'andata? Quella partita non fa parte della mia memoria. L'assenza di Ardemagni domani peserà, però tornerà presto»
La Reggiana di mister Massimiliano Alvini si avvicina all'appuntamento con la Salernitana piena di fiducia e sicura di sé dopo gli ultimi positivi risultati, ma il tecnico granata non vuole abbassare la guardia e pensare alle vicende passate con i campani soprattutto considerando che la sua squadra dovrà tornare in campo lunedì sera a Venezia.
Mister, quanto vale la sfida di domani contro la Salernitana?
«La partita è importante, ma vale solamente tre punti come tutte le altre».
La squadra come vivrà questa partita?
«Dobbiamo solamente pensare a giocare e a scendere in campo con i nostri punti di forza dando il meglio di noi stessi. Abbiamo rispetto e stima della Salernitana e a ottobre sarebbe stata una bella soddisfazione per me come allenatore e per la squadre andare all’Arechi. Io però di quella partita non ho memoria e non la ricorderò mai».
Si spieghi meglio.
«Ho giocato 712 gare in carriera da allenatore ma la partita dell’andata non fa parte del mio percorso, ma della memoria selettiva che ognuno di noi ha. Io di quel giorno ricordo solamente che ero a letto alato così come altri 7 componenti del mio staff e 22 giocatori. Solidarietà, aiuto e comprensione era tutto ciò di cui avevamo bisogno. Dovevamo essere aiutati ma così non è stato. Ripeto, quella partita non fa parte della mia memoria. E a volte non essere capaci di dimenticare è più devastante che non essere capaci di ricordare».
Con quali assenze dovrete fare i conti domani sera?
«Non ci saranno sicuramente Cerofolini, Kargbo, Zampano e Ardemagni. Siligardi ha preso una pedata in allenamento e ieri è rimasto fermo, ma speriamo che possa smaltirla in fretta. Yao ha giocato tre gare ravvicinate, quindi potrebbe riposare domani o a Venezia».
Quanto peserà la mancanza di Ardemagni?
«Senza di lui perdiamo qualcosa là davanti anche perché Matteo ha fatto crescere molto Mazzocchi e Zamparo. Tra oggi e domani decideremo se giocare con una o due punte. Fortunatamente la sua assenza non sarà lunga, dovrebbe infatti tornare a disposizione contro il Lecce».
Quella di Rossi invece?
«Lui lo rivedremo molto più avanti. Fausto è uno dei giocatori più forti e intelligenti che abbia mai allenato, un uomo vero e credo che un giorno potrebbe anche tornare in Serie A. Ha fatto le fortune della Reggiana l’anno scorso, in questa stagione purtroppo ne abbiamo beneficiato poco».
Cerofolini e Kargbo sono sulla strada del rientro?
«Cerofolini potrebbe tornare contro il Lecce o a Cremona il sabato successivo. Kargbo potrebbe farcela contro la Cremonese».
È arrivato il momento giusto per rivedere Costa in azione?
«Andrea è a disposizione ma non vogliamo incorrere in delle ricadute. Vedremo come gestirlo tra domani e lunedì».
Che Salernitana si aspetta di affrontare?
«Ci troveremo di fronte una squadra forte, fisica e ben strutturata. Una formazione costruita per puntare in alto e lottare fino alla fine per la Serie A come dimostra la vittoria ottenuta sul difficile campo di Ascoli. Mi meraviglierei del contrario».
Nelle ultime 6 partite avete ottenuto 4 vittorie e 2 sconfitte pur non meritandole…
«Il merito di questi risultati è la qualità del lavoro e l’impegno dei ragazzi. Abbiamo fatto partite buone e altre meno buone. In alcune siamo stati penalizzati oltre misure e in altri casi, come con l’Ascoli, è accaduto il contrario. La squadra però sta bene e vedo che ha acquisito consapevolezza e maturità importanti».
È quindi questo il momento più positivo da inizio stagione?
«A inizio stagione eravamo partiti bene, poi è arrivata una partita “finta” ad Ascoli e lo stop per il Covid. Quando abbiamo ripreso qualcosa è cambiato e le tante partite ravvicinate ci hanno fatto lavorare in maniera diversa. Ora lavoriamo pensando al presente per poi trarne i frutti in futuro».
Che cosa è cambiato dunque nelle ultime settimane?
«Assolutamente nulla. Ho sempre avuto la consapevolezza che avremmo lottato fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo. Siamo stati penalizzati da certe situazioni ma abbiamo le idee giuste, la società è presente e siamo tutti uniti verso il nostro traguardo. Il cammino da percorrere è tosto ma intravedo margini di miglioramento importanti».
Contro l’Ascoli e a Cittadella la Reggiana non ha subito gol. L’organizzazione difensiva è diventata il nuovo punto di forza della squadra?
«Inizialmente lavoravamo sul riferimento e quel principio di gioco ci ha portati a vincere in Serie C e a fare un avvio positivo di campionato in B, poi abbiamo deciso di cambiare strada. Ora abbiamo un buon equilibrio ma l’importante è curare sempre i dettagli e domani dovrà essere così perché affronteremo un avversario molto fisico. Fiducia, concentrazione e disciplina sono ancora le parole chiave».
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