Alvini non ha dubbi: «Bisogna provare a ripartire. Lasciateci sognare la B sul campo»
Ospite di RaiSport, il tecnico granata auspica una ripresa del campionato: «Vicenza primo con merito, ma il campionato è ancora aperto. Fermare tutto ora sarebbe un danno enorme per il sistema sociale ed economico»
Ospite della trasmissione “C siamo sul web!” di Rai Sport, Massimiliano Alvini è intervenuto sugli argomenti d’attualità che riguardano da vicino il mondo del pallone in Serie C, in bilico tra uno stop definitivo ed una ripresa piena di incognite.
«L’idea del calcio che passa in generale non mi piace - ha sottolineato il tecnico granata - Sembra che sia il nemico della salute ma non mi piace il messaggio che passa come persona e come sportivo. Per quanto riguarda le nuove indicazioni date dal Governo, usando un linguaggio calcistico, sembra quasi di voler fare melina e tenere lo 0-0 per non prendere una decisione. Secondo me il blocco del mondo dello sport mette a rischio tutto il sistema economico e sociale del paese. Si parla tanto delle tifoserie in senso negativo, ma guardiamo quanto di buono hanno fatto per dare una mano a chi ne aveva bisogno in questo periodo. Noi siamo chiusi nelle nostre case da 60-70 giorni rispettando quanto ci è stato detto, però ci aspettavamo una risposta diversa per l’avvio della fase di convivenza con il virus. Da quello che ho letto, con i protocolli sanitari ipotizzati si potrebbe tornare a giocare. Così come c'è chi può tornare al lavoro, possiamo anche tornare a giocare a calcio...».
Per Alvini la fine del campionato è ancora lontana. «La maggioranza dei club può anche essersi espressa in quel senso, ma la Reggiana vuole tornare assolutamente in campo. Secondo gli scienziati tra un mese ci sarà la possibilità di allenarsi in sicurezza, quindi ci può anche essere la ripresa del calcio con qualche formula. Il motore non va fermato. Queste mie parole hanno però una valenza relativa, non posso pensare di influenzare qualcuno. Ci dicano gli scienziati se si può tornare o no a giocare...».
Netta la presa di posizione del trainer di Fucecchio contro le promozioni decise a tavolino. «Pensare di dire al Vicenza di guardare avanti con fiducia come ha fatto il presidente Ghirelli, persona che stimo, mi pare troppo coraggioso. Il Vicenzo è primo con merito ma ha solo 6 punti di vantaggio dalla seconda e ancora 11 partite da giocare e uno scontro diretto a Reggio Emilia. Il nostro girone è ancora aperto e mi sorprende che ci sia qualche addetto ai lavori in giro che non la pensi così. Fatemi sognare di raggiungere la Serie B sul campo. Diamo merito a chi è primo, ma il campionato è ancora aperto. Punto».
Tra gli ospiti in collegamento video, l’allenatore della Carrarese Silvio Baldini ha rilanciato l’idea di riprendere la stagione a settembre ed eventualmente proseguire fino a novembre o dicembre. «Galliani aveva già fatto una proposta simile e mi trova completamente d’accordo - l’appunto di Alvini - I mondiali in Qatar nel 2022 ci saranno a dicembre e anche il presidente della FIFA Infantino ha fatto capire che introdurre un nuovo calendario basato sull’anno solare potrebbe essere la nuova via del calcio. Fermarci ora e ripartire a settembre concludendo questo campionato per poi iniziare la nuova stagione a gennaio o febbraio potrebbe essere la soluzione giusta per toglierci da questo impasse. La UEFA ha stabilito che i principali campionati si devono concludere non oltre agosto, ma credo che la Serie C e anche la Serie B potrebbero usare un altro criterio...».
Sulla stessa linea di pensiero l’altro ospite in studio, Giuseppe Scienza, indimenticato centrocampista granata negli anni ‘90 e attualmente alla guida del Monopoli terzo in classifica nel girone C. «Concordo sul fatto che vada trovata una decisione per concludere la stagione, ma qualcuno rimarrà comunque scontento. Penso che almeno un playoff lo si debba giocare. Mancano ancora tante partite, non diamo per scontato che sia già tutto finito». L’auspicio di Scienza è quello di affrontare la sua ex squadra: «Vorrei tanto poter incontrare la Reggiana ai playoff. Secondo me la squadra di Alvini è la più bella realtà della Serie C, il paragone con l’Atalanta mi sembra azzeccato. Sfidare i granata sarebbe un bel metro di crescita per la mia squadra».
«Parlo con i giocatori una volta a settimana via Skype o Whatsapp - ha spiegato Alvini a fine trasmissione - Li sento un po’ preoccupati per la situazione, tutti vorrebbero tornare a giocare e avere un po’ più di libertà. Fino alla sosta la nostra è stata una stagione positiva grazie al lavoro della società che ha rimesso in piedi il calcio a Reggio Emilia. Se ora si respira aria di calcio vero in città il merito è dei soci reggiani e di patron Amadei oltre che del ds Doriano Tosi. Il nostro percorso sin qui è stato senza dubbio positivo ma vogliamo andare avanti».
QUI la replica della trasmissione del 27/04
Commenti