La Reggiana è tornata a casa: primo allenamento nel centro sportivo di Via Agosti davanti a centinaia di tifosi
Rozzio e compagni hanno svolto la prima seduta in città dopo la fine del ritiro. Davanti all'ingresso del campo era presente un gruppo di femministe dell'associazione "Non una di meno" per protestare contro il prossimo tesseramento di Portanova
Una giornata da ricordare: martedì 1º agosto, dopo 5 anni di pellegrinaggio tra diversi campi della città e della provincia (l'ultima base a Cavazzoli), la Reggiana ha fatto ritorno nella sua storica “casa” in via Agosti. Per la verità, l'attuale area che ospita gli allenamenti della prima squadra e il rinnovato spogliatoio/palestra (non ancora ultimato) è situata tra Via Mogadiscio e Via Adua (dove sarà posizionato in futuro l'ingresso per il pubblico), a fianco dell'oratorio Don Bosco.
Verso le ore 17:30 i giocatori hanno effettuato l'ingresso sul nuovo campo, curatissimo, per svolgere la prima seduta agli ordini di mister Nesta e del suo staff. A una prima parte prettamente atletica ha fatto seguito una breve lezione di tattica conclusa da una partitella a campo ridotto dopo circa due ore. A fare da contorno circa 200 supporter granata, chi presente dall'inizio e chi arrivato dopo, che hanno applaudito la squadra e incitato nuovi e vecchi giocatori sotto lo sguardo attento del vicepresidente Fico e del direttore sportivo Goretti. Nei prossimi giorni le sedute si svolgeranno a porte chiuse in quanto, per motivi di sicurezza, il pubblico non potrà accedere all'area; quando i lavori saranno ultimati i tifosi della Regia potranno tornare a seguire in prima persona gli allenamenti.
Da segnalare la presenza di una decina di femministe appartenenti all'associazione “Non una di meno" e “NonDaSola”, movimenti che si battono contro la violenza di genere, situate all'ingresso in via Mogadiscio per proclamare a gran voce la loro contrarietà al prossimo tesseramento di Portanova (oggi è arrivato il via libera) con uno striscione e diversi slogan lanciati anche tramite l'ausilio di un megafono. Per monitorare la situazione ed evitare possibili episodi spiacevoli, che non si sono verificati, erano presenti alcuni agenti di polizia e della Digos.
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