Diana: «Il derby è archiviato, a Carrara ci attende un avversario in forma che proverà a batterci»
«In campo prevedo un turnover non troppo accentuato: per vincere servono forze fresche e i cambi giusti dalla panchina. Con il Modena la sfida prosegue a distanza, ma occhio a chi può arrivare da dietro...»
Archiviati il derby e l'atmosfera magica che si è respirata mercoledì sera al “Città del Tricolore”, per mister Aimo Diana e la Reggiana è giunta l'ora di rituffarsi nelle insidie che nasconde il campionato di Serie C: domani appuntamento sull'ostico campo della Carrarese.
Mister, Reggiana-Modena che ricordi le lascia?
«Niente di particolare. È stata una bella partita giocata a viso aperto, ma come tutte ha un inizio e una fine. Il pareggio è giusto, ce lo portiamo via con la consapevolezza di esserci affrontati a visto aperto e avendo capito le nostre forze».
Vi è rimasta un po’ di adrenalina post derby?
«Eravamo tutti belli carichi ma abbiamo avuto modo di riposare e dormire dopo la partita. E’ stato un grandissimo spettacolo: non ero preoccupato della prestazione, c’era voglia di regalare delle soddisfazioni all’ambiente e in parte lo abbiamo fatto. Non ci siamo difesi ma abbiamo provato a giocare e vincere fino alla fine, anche pensando a non perdere da squadra esperta».
Cigarini è sembrato un po’ in difficolta…
«Era alla sua seconda gara in pochi giorni dopo un lungo stop e c’era una marcatura ferrea su di lui. Più gioca e più trova la condizione: in mezzo lui, Radrezza e Rossi toccano un’infinità di palloni quindi lo dispendio energetico è importante, motivo per il quale mercoledì ho messo un centrocampista in più per dare sostegno ai palleggiatori».
Fisicamente la squadra come sta?
«Qualcuno è più appesantito di altri, ma i ragazzi li vedo sereni. Il derby è stato giocato tanto con testa ed emozioni e una volta superata la gara non ci deve lasciare strascichi. I ragazzi li vedo sereni».
Cremonesi domani sarà della partita?
«No, ha subìto un’elongazione del quadricipite in allenamento e sebbene l’ecografia sia negativa ha bisogno ancora di qualche giorno di lavoro differenziato. Tornerà sicuramente con il Pescara. Cauz invece ha un problemino al fianco, ma viene via con noi. Abbiamo ancora un giorno pieno di recupero, quindi non sono preoccupato: stamattina ho visto un bell’allenamento che mi fa stare tranquillo».
Rozzio ce la fa a reggere tre match di fila?
«Dobbiamo valutare non solo lui, ma anche la situazione delle diffide. Se il giocatore sta bene, gioca: non mi piace fare troppi calcoli e in questi mesi i ragazzi hanno dimostrato di poterci stare tutti».
Vedremo un turnover accentuato?
«Direi non troppo accentuato, anche perché questa è la prima settimana con tre partite. Sicuramente c’è bisogno di maggiore freschezza ma dovrò soprattutto valutare bene i giocatori che potranno dare una mano a partita in corso. Fare scelte non è mai semplice, abbiamo un’ossatura ben definita ma ci vuole coraggio per prendere anche delle decisioni impopolari dovute alle situazioni della partita. Qualche novità ci sarà, ma nulla di corposo. Quando ci sveglieremo domani mattina a Carrara farò l’ultima conta. A partire dalla prossima settimana ci attendono 15 giorni importanti…».
D’Angelo e Arrighini sono pronti per giocare dall’inizio?
«Arrighini un po’ di più, Sonny vediamo anche in allenamento che non è al top ma penso sia più adatto a partire dall’inizio anziché entrare a gara in corso. Contro il Modena, per esempio, non l’ho messo dentro perché Muroni era più pronto: deve ancora imparare a conoscere bene il nostro modus operandi. All’inizio ci possono essere delle difficoltà, poi le cose vanno per il meglio».
Cambierà modulo?
«Sì, è possibile. Noi proviamo sempre la difesa a tre e a quattro, poi decidiamo dopo pranzo. I ragazzi sanno perfettamente cosa c’è da fare in entrambe le situazioni».
Che insidie nasconde la gara con la Carrarese?
«Loro vengono da 10 risultati utili consecutivi nei quali hanno subìto solo 3 gol e hanno trovato una quadratura importante. La fiducia è tanta dopo l’ottima prestazione di Pescara, quindi noi come sempre li affronteremo con grandissimo rispetto senza sottovalutarli ma provando a vincere la partita, consapevoli di scontrarci con un avversario in grado di metterci in difficoltà, fresco e che gioca bene a calcio. La situazione tranquilla di classifica, con un occhio più avanti che indietro, secondo me permette loro di giocare in modo spensierato senza fare calcoli e credo proprio che proveranno a vincere».
Che sfida sarà con mister Di Natale?
«In carriera abbiamo fatto battaglie incredibili. La sua Udinese era fortissima e noi come Sampdoria lottavamo per l’ultimo posto in Champions e devo dire che l’hanno sempre preso loro… Domani ci saluteremo con affetto: siamo due colleghi da allenatori così come lo siamo stati da calciatori».
Il sintetico di Carrara potrà essere un problema?
«Questa settimana purtroppo non abbiamo potuto lavorarci sopra, però a mio avviso questo tipo di campo ci dà la possibilità di giocare un buon calcio. A Carrara ricordo un sintetico di cui si lamentavano tutti, in primis Silvio Baldini».
Il cammino della Reggiana ora prevede 9 partite in trasferta e 6 in casa…
«Sarà uno scontro diretto a distanza con il Modena tutte le partite. Inutile nascondersi dicendo che noi facciamo il nostro: ogni weekend sarà una battaglia punto a punto. Chi è davanti dovrà avere la capacità di rimanerci, chi è dietro dovrà ribaltare il pronostico e rimanere attaccato. Sarà una bella sfida, senza dimenticare che qualcuno dietro potrà venire a darci fastidio…».
Riesce a immaginare quale potrebbe essere la quota punti per la promozione?
«Dico che è sempre meglio essere in tanti a combattere, perché con due sole contendenti si alza la quota promozione. Penso comunque che bisognerà arrivare ad almeno 75 punti».
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