Carlini è ottimista: «Ripartiamo da ciò che di buono abbiamo fatto a Bolzano»
L'attaccante granata è già concentrato sulla prossima sfida al Lumezzane
Arrivato nel mercato di gennaio per sostituire e cercar di non far rimpiangere prima Nolè poi Manconi, l'attaccante classe '86 Massimiliano Carlini finora ha ben figurato in maglia granata.
«Sono contento di avere iniziato nel migliore dei modi questa nuova avventura - confessa Carlini ai nostri microfoni prima dell'allenamento odierno - La gente si aspetta molto in questa piazza e io cerco di dare il sempre il massimo. Segnare il gol decisivo nel derby col Modena per me è stata un'emozione bellissima, spero di continuare così. Le ultime tre partite hanno dimostrato che siamo un'ottima squadra e ce la possiamo giocare con tutte le avversarie».
Bisogna ripartire dalla gara di Bolzano, sfortuna a parte...
«Partite come quella col Südtirol a volte capita pure di perderle.... Nonostante il campo a dir poco osceno siamo stati bravi a fare la nostra ottima gara con tante occasioni da gol e il pareggio, nonostante il rammarico per i due punti persi, dà continuità alle due vittorie precedenti. Se riusciremo a tenere alta la concentrazione remando tutti dalla stessa parte sono convinto che ci toglieremo delle soddisfazioni».
Pensate che l'arbitro vi abbia penalizzato?
«Alla fine della stagione gli episodi tendono sempre ad equilibrarsi. Probabilmente c'era un rigore a nostro favore e il fallo su Spanò di Gliozzi era netto, ma ormai quella partita appartiene al passato...».
Ti trovi bene nel ruolo di trequartista?
«Nasco da trequartista nelle giovanili, poi negli ultimi anni ho giocato quasi sempre da esterno destro o sinistro quindi è un ruolo che so interpretare. Il mister però mi lascia molta libertà di movimento da tutte le parti del campo...»
In attacco c'è grande intesa...
«Siamo un mix di giocatori esperti e bravi tecnicamente. Marchi ci dà la profondità, mentre io e Cesarini siamo simili, anche a lui piace venire a prendere la palla a centrocampo e questo ci consente nell'arco della partita di scambiarci di ruolo creando confusione agli avversari».
Domenica arriva il Lumezzane, squadra in crisi di risultati...
«Qualsiasi avversario va affrontato al massimo della concentrazione perché le insidie sono sempre dietro l'angolo. Dovremo partire decisi e determinati con la voglia di vincere la partita: loro verranno qui per chiudersi in difesa, dunque spetterà alla Reggiana proporre il suo gioco e trovare la via del gol il prima possibile».
Quale pensi che sia la principale differenza fra questo campionato e quello del girone C?
«Nel girone B si prova di più a proporre gioco, al sud invece si tende a fare la guerra in ambienti più caldi e con maggiore affluenza di pubblico. Vi posso assicurare inoltre che ci sono campi messi in condizioni peggiori rispetto a quello di Bolzano: tante squadre sono meno brave tecnicamente ma si difendono bene sul piano fisico».
Quale squadra è la favorita per vincere il campionato?
«Mi auguro che lo vinca la Reggiana anche se ad oggi è difficile fare una scalata diretta per la B avendo 8 punti da recuperare al Venezia ed essendo in svantaggio negli scontri diretti. Le favorite restano Parma e Venezia: i ducali in particolare hanno un organico da categoria superiore ma la mia precedente esperienza a Frosinone mi ha insegnato che la differenza la fanno il gruppo e la voglia di aiutarsi e non sempre vince il più forte...».
Perché hai lasciato Frosinone la scorsa estate?
«Questo è un tasto dolente... Purtroppo c'è stato un malinteso con il presidente Stirpe per colpa di un messaggio che ho lasciato su Facebook mentre attendevo che mi rinnovassero il contratto. Durante l'estate ho chiesto scusa al presidente e il ds ciociaro mi aveva assicurato che tutto si sarebbe risolto, invece al 30 di agosto ero ancora senza squadra così ho accettato il triennale della Casertana...».
Perché hai rifiutato un'offerta allettante del Fondi prima di venire a Reggio?
«Il club romano aveva messo sul piatto un contratto di due anni e mezzo (un anno e mezzo quello firmato con la Reggiana, ndr) e sarei stato vicino a casa ma alla fine ho scelto Reggio perché è una piazza più blasonata e ambiziosa. Mi sento ancora un giocatore e in granata penso di poter raggiungere obiettivi più importanti».
(foto © ac reggiana 1919)
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