Lucio Brando: «Non siederò sulla panchina della Reggiana»
L'ex tecnico del Fiorenzuola ha fatto crescere il granata Zaccariello: «Ha acquisito grande autostima»
Giovane, emergente e con la voglia di crescere e legarsi ad un progetto importante: il profilo di Lucio Brando, classe 1971, corrisponde all'identikit dell'allenatore ideale tracciato pochi giorni fa dal ds granata Doriano Tosi. L'ex tecnico del Fiorenzuola è stato cercato dalla Reggiana ma non siederà sulla panchina granata nella prossima stagione.
La conferma arriva dalle parole del diretto interessato, il quale ha deciso di mantenere la riservatezza sulla sua futura destinazione che, aggiungiamo noi, sarà Mantova: l'investitura come nuovo tecnico dei virgiliani è attesa entro la prossima settimana. Nelle piazze che hanno come unico obiettivo la vittoria del campionato non esistono formule magiche: «Conta solo il lavoro sul campo - spiega Brando - Tutto il resto sono chiacchiere». Il suo Fiorenzuola è riuscito a mettere i bastoni tra le ruote sia alla Reggio Audace che al Modena nella scorsa stagione: «Erano due signore squadre, ma i gialloblù avevano un'organico più completo che ha saputo fare la differenza nelle gare che contavano, a parte lo spareggio, mentre alla Reggiana riconosco diverse attenuanti». Brando sposa la linea del ds Tosi per quanto riguarda i giocatori di categoria: «Lo insegna la storia e anche il passato recente. La Pergolettese era colma di giocatori che avevano vinto più volte la Serie D. Conoscere la categoria aiuta nella lettura dei momenti e nella gestione delle difficoltà. Chi scende dalla C porta certamente qualità ma deve calarsi subito in una realtà decisamente diversa».
Chi potrebbe tornare a Reggio è Antonio Zaccariello (nella foto a fianco), centrocampista classe '99 girato in prestito proprio al Fiorenzuola nello scorso mese di dicembre dove è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante. «È migliorato molto acquisendo grande autostima - sottolinea Brando - Il fatto di giocare con continuità e l'essere stato messo al centro di un progetto tecnico l'ha aiutato a crescere. Mi auguro che possa dimostrare di essere pronto per squadre importanti. La mentalità non gli manca, si è sempre allenato molto bene e a ritmi alti durante la settimana».
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