Szyminski: «Non siamo contenti dei pareggi. A Catanzaro ci aspetta una gara molto diversa ma possiamo dire la nostra»
«Giocare come braccetto non è un problema, ci si abitua. Iemmello? Sarà un cliente scomodo. Difficile commentare la classifica, tre punti cambiano tutto. Il mio futuro? A Reggio sto bene e rimarrei volentieri, ma vorrei trovare più spazio»
«Dopo 28 giornate ho collezionato 16 presenze non sempre da titolare quindi posso dire che sono contento ma vorrei di più - ha confessato il difensore polacco Przemyslaw Szyminski a margine dell'incontro che si è tenuto oggi presso il Poliambulatorio Centro Palmer, partner granata per la terza stagione - Le scelte tecniche spettano al mister, noi abbiamo una rosa completa e forte con tanti difensori bravi, ogni settimana c'è l'imbarazzo della scelta ma alla fine sono contento».
Dei 15 pareggi raccolti dalla Reggiana quanti potevano essere vittorie?
«È difficile da stabilire ma posso dire che nelle ultime tre partite abbiamo perso dei punti, non li abbiamo di certo guadagnati. A Brescia ed Ascoli dopo un primo tempo equilibrato abbiamo tenuto il controllo del match creando occasioni da gol poi non sfruttate: è sempre mancato qualcosa per segnare, sono state due trasferte in cui potevamo portare a casa i tre punti. Con il Südtirol la gara è sempre rimasta sotto il nostro controllo, purtroppo c'è stata qualche occasione sbagliata e in difesa abbiamo commesso errore che è costato caro. Dopo questi pareggi non siamo contenti…».
Il Catanzaro è reduce da tre vittorie di fila: che partita vi attende sabato al “Ceravolo”?
«Sono in buone condizioni e ultimamente hanno trovato molte vittorie, sicuramente ci aspettiamo partita completamente diversa rispetto ad Ascoli dove a farla da padroni sono stati i duelli e le palle lunghe mentre il Catanzaro vuole tenere il possesso e giocare con la palla rasoterra quindi dobbiamo essere pronti a questo. Vogliamo metterli in difficoltà come abbiamo dimostrato di saper fare all'andata».
Sabato, se mancherà Sampirisi, potresti giocare nuovamente come braccetto destro: per te cambia qualcosa?
«Ho giocato di più come centrale ma basta allenarsi qualche giorno per prendere abituarsi in quella posizione e ai diversi movimenti. Alla fine per me non cambia tanto».
Di fronte vi troverete il bomber Iemmello che ha già raggiunto la doppia cifra…
«Sicuramente è un avversario difficile da affrontare, fa tanti gol e anche l'anno scorso è stato il grande protagonista della promozione. Lo conosco perché eravamo assieme al Frosinone, sarà un cliente scomodo perché è un attaccante completo dentro l'area, sa come smarcarsi e finire le azioni».
Negli scontri diretti per la salvezza la Reggiana fatica di più rispetto alle altre gare: come si spiega questa anomalia?
«Le squadre che occupano gli ultimi posti della classifica giocano alla guerra e puntano tutti sui duelli, noi ci troviamo meglio giocando di più la palla e facendo meno la guerra. Sappiamo che è così, proviamo sempre a fare meglio e a cambiare qualcosa».
La classifica la guardate?
«Sinceramente è difficile commentarla perché è molto corta, con tre punti cambia completamente la posizione. In questo momento non è tanto da guardare ma bisogna pensare partita dopo partita».
In questo campionato ci sono stati tanti episodi arbitrali che hanno lasciato l'amaro in bocca: ne parlate tra di voi?
«Sì, ne parliamo giusto per un attimo poi lasciamo perdere perché non ci possiamo fare niente su queste cose».
Come ti stai trovando a Reggio?
«Come ambiente, città e società mi trovo benissimo: sono molto contento della scelta che ho fatto in estate».
Il tuo futuro resta legato al Frosinone?
«Sì, sono in prestito secco. Se ci fosse la possibilità di rimanere qua la coglierei, ma è presto per parlare di questi aspetti visto che non dipendono al 100% da me».
I difensori riescono ad essere felici tanto quanto gli attaccanti che si esaltano quando segnano?
«Siamo felici anche noi, alla fine siamo cresciuti diversamente e abbiamo imparato cose diverse oltre ad avere caratteristiche fisiche che si sposano meglio al ruolo. Per me salvare un gol è bello tanto quanto segnarne uno».
Il livello della massima serie in Polonia è paragonabile alla Serie B?
«È difficile fare paragoni, ci sono squadre che giocano in Europa e sono molto più competitive rispetto al nostro livello mentre altre formazioni sono più o meno simili».
Qual è il tuo rapporto con la Nazionale polacca?
«Finora ho giocato solo nell'Under 21. Dopo due anni a Frosinone in cui ho giocato sempre mi sentivo veramente bene e ho avuto qualche chance di essere convocato, ma alla fine non è successo».
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