Reggiana, un mercato con poche luci e diverse ombre
Una sufficienza risicata è il giudizio che ci sentiamo di dare al mercato invernale della Reggiana, il quale si è concluso senza grandi colpi dell’ultima ora ma che ha portato alcuni innesti che andranno a puntellare la rosa a disposizione di Alberto Colombo. Sufficienza data sicuramente dal ritorno di Daniele Mignanelli che in questa categoria ha dimostrato di saper fare la differenza (e non è certo una novità). Il terzino sinistro non ha trovato spazio nel progetto tecnico del Pescara di Oddo e non ci ha pensato due volte a tornare in quella che è stata per un anno la sua casa dove, per altro, si è tolto diverse soddisfazioni. L’operazione, quindi, non è stata delle più difficili ed ha coperto un vuoto che i granata avevano la necessità di colmare: Frascatore, infatti, non era l’esterno offensivo ideale al nuovo 3-5-2 varato da Colombo, costretto a riadattare terzino il jolly Siega, limitando di conseguenza l’efficacia offensiva di quest’ultimo. Non è un caso che l’esterno classe ’91 sia andato in gol nelle ultime due uscite nelle quali ha giocato a supporto di Arma, lasciando l’intera fascia a diposizione del Migna che sarà sicuramente l’arma in più della Reggiana in questa seconda parte di stagione. Oltre al ritorno del terzino sinistro, sono arrivati un esterno offensivo e un giovane difensore: Antonio Letizia arriva dal Matera forte di 20 presenze e 4 reti in questo campionato e può rappresentare una valida alternativa in avanti, soprattutto se si dovesse tornare al 4-3-3. Il giovane difensore Gianluca Zucchini (classe ’95, prodotto del vivaio del Modena ma con una sola presenza in prima squadra) è un centrale mancino di grande fisicità che però non fa rima con rapidità: sarà la riserva di Sabotic ed il suo valore è tutto da scoprire. I maggiori dubbi ed ombre sul lavoro di Ferrara&co riguardano però la categoria delle cessioni: dopo la rescissione di Antonio Vacca avvenuta prima di Natale, a Gennaio la storia si è ripetuta: questa volta è toccato a Federico Angiulli e a Luca Giannone. Mentre il fantasista napoletano ha semplicemente chiesto di trovare più spazio ed è stato accontentato, la separazione da Fez sarebbe derivata a seguito di un diverbio con l'allenatore che lo stesso Colombo si è affrettato a smentire. Non può che tornare in mente allora il video girato lo scorso settembre che riprendeva Angiulli e Ferrara mentre rassicuravano tutti i tifosi sulla sua permanenza in granata: il mediano ex Avellino non è stato lasciato partire in direzione Ascoli per “tenere a bada” il malcontento della tifoseria però appena quattro mesi dopo, alla prima occasione utile, ha lasciato Reggio. Discorso diverso, invece, per un'altra uscita di questa sessione di mercato, Massimiliano Pesenti: la punta classe '87 è tornata all’AlbinoLeffe senza aver mai avuto la possibilità di dimostrare il suo valore con la maglia granata. Scelta puramente tecnica o vi sono state delle tensioni fra il giocatore e la dirigenza o l'allenatore? Per entrambi, però, Ferrara non è riuscito a trovare un sostituto di pari levatura decidendo di puntare sulla rosa attualmente a disposizione: se per il centrocampo, le alternative ci sono (Parola, Bartolomei, Danza ecc.) manca una prima punta in grado di dare il cambio a bomber Arma, dal quale la Reggiana non può ormai prescindere. Vedremo se queste scelte riusciranno a portare la truppa di Colombo ai playoff di fine stagione… [poll id="43"]
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