[VIDEO] Doriano Tosi si presenta: «L'obiettivo è mantenere alto il livello della squadra»
«Sono orgoglioso di rappresentare la Reggiana, ci sono i presupposti per fare bene»
Con la presentazione ufficiale del nuovo ds Doriano Tosi nella sede di via Mogadiscio prende il via un nuovo corso granata. A Tosi infatti spetterà il compito di operare al meglio sul mercato in base alle risorse messe a disposizione da Mike Piazza: «Siamo molto contenti di avere Doriano Tosi come nuovo direttore sportivo - ha commentato il presidente - è un vero professionista e la prima cosa che mi ha detto quando ci siamo incontrati è che lavorare per la Reggiana è sempre stata la sua aspirazione e il suo grande sogno. Ha una grande esperienza nel settore, è la persona con il giusto tipo di carattere che volevamo inserire in società. Gli auguro un in bocca al lupo per il suo lavoro». Mike Piazza ha poi lasciato il tavolo al nuovo direttore, congedandosi con il suo consueto saluto "Dai c'andom!".
[Qui la seconda parte dell'intervista con focus su Menichini e mercato]
Benvenuto Tosi, dopo tanti anni è approdato in granata...
«Finalmente Reggiana! Sono in un ambiente che conosco da tempo e per me che ho lavorato per 30 anni in questa provincia era sicuramente una bella meta e un obiettivo a cui puntavo, ma che non pensavo francamente di raggiungere. Invece il calcio è così, riserva a volte delle sorprese: viene apprezzato il lavoro, la professionalità e l'onesta nella propria attività e questo mi ha fatto molto piacere. Adesso cominciano le responsabilità, la Reggiana viene da una stagione di risultati bellissimi, ha raggiunto un obiettivo fra i migliori degli ultimi anni e dobbiamo cercare di mantenere alto il livello. Faremo di tutto cercando di non dimenticare gli equilibri economico-finanziari delle società di Lega Pro, dove il calcio è molto difficile perche non si vive sulle risorse immense delle tv, quindi bisogna essere razionali. Ci sarà grande oculatezza amministrativa, ma tanta voglia di mantenere standard tecnici e obiettivi sportivi molto alti».
Si è già posto un obiettivo?
«È molto difficile dirlo oggi, siamo un po' in ritardo nel calendario, però abbiamo uno zoccolo duro di una squadra che ha fatto un ottimo campionato e cercheremo di lavorare su quella per partire con il piede giusto. Non escludo che qualche giocatore se ne vada o arrivi, però l'ossatura della squadra dell'anno scorso costruirà la base della Reggiana che verrà».
Come è avvenuto il divorzio con il patron del Lentigione, Amadei?
«Non è stato semplicissimo, ma la mia presenza qui può creare un rapporto di sinergia tra il Settore Giovanile della Reggiana e il Lentigione: non è escluso che qualche giocatore vada a farsi le ossa là, non guasta mai, anzi è molto utile».
Quando c'è stato il primo contatto con Mike Piazza?
«Lunedi ero qui in sede per parlare di alcuni giocatore del Lentigione, sono piaciuto e in poco tempo abbiamo raggiunto un accordo. L'aspetto contrattuale è di minore importanza, mi sono accontentato e l'ho fatto molto volentieri. Era forte la volontà di assaggiare questa realtà, l'anno scorso ho avuto un'offerta dal Piacenza, ma non sono andato, solo per la Reggiana ho deciso di cambiare».
È preoccupato per il fatto di essere fuori dal grande calcio da qualche anno?
«No, non mi preoccupa. Non ero sparito, in più negli ultimi tre anni ho seguito per necessità professionali sia la Serie D che la Lega Pro. Non è dalla conoscenza di 2000 o più giocatori che un direttore sportivo fa la differenza, ma conta la sostanza di quelli che prendi. Oggi ci sono DS giovani che corrono rischi e difficoltà di un certo tipo, oppure ci sono quelli esperti che hanno altre difficoltà, è difficile capire a priori quale sia la soluzione migliore; io penso che quelli esperti, di solito, riescano un po' meglio, mi viene in mente Perinetti (ds del Venezia, ndr) che alla prima esperienza in terza serie ha vinto: una persona di una certa età non è più condizionata da certe pressioni».
Vi sarà un calo del monte stipendi? Che budget avrà a disposizione?
«La parola riduzione dei costi era molto usata anche dove ero prima. È più corretto dire che vogliamo ottimizzare i costi, bisogna tener presente che ci sono risorse che vanno convogliate nella prima squadra, poi altri costi contenuti in altri aspetti della società. Il messaggio che mi ha dato la proprietà è quello di mantenere un livello qualitativo soddisfacente».
Per puntare alla Serie B?
«La Reggiana non è una società che può partecipare alla Lega Pro a cuor leggero. La mira deve sempre essere quella di puntare in alto, qua però non si può operare come ha fatto il Parma o il Venezia con tanti soldi. Non ci sono risorse stratosferiche, bisogna costruire una squadra solida da migliorare anno dopo anno. I giocatori forti restano a meno che non chiedano di andare via: bisogna consolidare e rinforzare squadra, le improvvisazioni sono pericolose, mentre il percorso seguito da Benevento e Spal è un esempio da seguire».
Quanto tempo durerà il progetto?
«Non ci siamo dati un tempo, siamo a tambur battente. Bisogna vedere l'organico, se resta buona parte dei giocatori magari con qualche aggiustamento si riesce a far bene fin da subito. Le mancanza di realtà importanti in Lega Pro nella prossima stagione può far sì che si ambisca subito ad un alto livello. La sensazione che ho provato appena ho messo piede in questa societa è che ci sono i presupposti, giochiamo per fare bene».
(Nella foto il neo ds Tosi con il presidente Piazza © TuttoReggiana)
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