Le pagelle di Palermo-Reggiana. Girma evanescente, Vido spreca. In difesa Bardi e Lucchesi gli unici a convincere

Bardi 6 Viene trafitto dal preciso destro di Gomes e dal tap-in a porta vuota di Henry, sui quali può fare ben poco. Sulla traversa di Insigne forse c'è anche un suo provvidenziale tocco, decisamente più evidente la deviazione sul tiro ravvicinato di Di Francesco che evita il 3-0 poco dopo la mezzora. Nella ripresa non viene praticamente chiamato in causa dagli uomini di Dionisi.

Fiamozzi 5,5 Soffre la velocità degli attaccanti di casa e non è sempre preciso negli interventi, ma non commette errori gravi e in un paio di circostanze risolve bene situazioni apparentemente complicate. Non gli vengono chiesti compiti di impostazione con la tessa frequenze dell'ultima partita, anche perché non riesce quasi mai a passare la metà campo per aiutare i compagni in avanti.

Meroni 5,5 Gli attaccanti rosanero sbucano da tutte le parti e il difensore ex Cosenza esita in diverse situazioni faticando a giocare in anticipo, andando in difficoltà contro un cliente scomodo come Henry che al 22' lo anticipa di testa mancando di poco il gol all'incrocio. Poco deciso nell'intervenire su Di Francesco in occasione del primo gol - anche se il rimpallo che termina sul braccio dell'avversario fa alzare più di un sopracciglio - nella ripresa prende meglio le misure rischiando meno.

Lucchesi 6 Inizia con un buona chiusura in scivolata su Henry diretto in porta, soffre la velocità di Insigne ma non demorde e in un'occasione riesce a recuperare lo svantaggio fermandolo. È il più attento e deciso tra i difensori, ma in certi frangenti lascia troppa liberà al diretto avversario, come quando Henry indisturbato raddoppia sorprendendolo alle spalle.

Fontanarosa 5,5 Perde subito un brutto pallone rischiando di far ripartire gli avversari, poi resta a guardare Henry che segna a porta vuota il 2-0. Soffre sulla sua fascia di competenza e le cose migliori le fa vedere quando si spinge in avanti. Non a caso, è l'unico ad impegnare seriamente Desplanches a tempo quasi scaduto con un mancino insidioso respinto in angolo dal portiere dell'Under 21 azzurra.

Ignacchiti 5 Troppo timido a centrocampo, si fa sovrastare dai pari ruolo avversari e a volte sembra correre a vuoto. Poco efficace anche nel pressing, si becca un'ammonizione plateale che l'arbitro non può non assegnargli (dal 21'st Maggio 5: dopo tre panchine consecutive prova qualche spunto dei suoi ma non riesce mai ad essere veramente pericoloso. Il tiro centrale che chiama al facile intervento Descplanches in pieno recupero è l'ultimo debole sussulto dell'attacco granata).

Štulac 5,5 Inizia con un bellissimo suggerimento di prima per Sersanti, prova a prendere in mano la squadra e a dettare i tempi di gioco ma i suoi suggerimenti non vengono sfruttati dai compagni. Quando viene pressato, però, sbaglia anche lui e fatica ad essere efficace come schermo davanti alla difesa. Esce tra gli applausi dei suoi ex tifosi (dal 33'st Pettinari sv: prima apparizione con la maglia della Reggiana in questa stagione quando la partita non ha quasi più nulla da dire. Tornerà utile in futuro?).

Sersanti 6 Ci prova subito di destro al volo che mette paura ai 20mila del “Barbera”, ma non inquadra bene la porta e la palla termina solamente sull'esterno della rete. Si propone spesso sulla sinistra come nella gara contro il Frosinone ma anche lui fatica a fronteggiare i diretti avversari. Non riuscendo a inciderà nella metà campo avversaria, si dà da fare pressando tutti gli avversari che capitano a tiro.

Marras 6 L'unico dell'undici granata che prova a creare davvero qualcosa negli ultimi 20 metri. Corre avanti ed indietro sulla fascia destra ma è più efficace in fase difensiva che in quella offensiva anche se prende un'ammonizione evitabile (dal 21'st Vergara 5: non riesce a dare il cambio di ritmo alla squadra, spreca un paio di palloni che potevano essere gestiti meglio).

Vido 5,5 Nel primo tempo si fa notare con una “veronica” in mezzo a tre avversari che lo porta, però, a perdere un brutto pallone. Ad inizio secondo tempo è bravo a sfruttare l'incomprensione tra i difensori di casa ma è poco cattivo nella conclusione e si fa deviare il tiro da Gomes che viene osannato come salvatore della patria. Per il resto, dialoga bene con i compagni ma non impensierisce più di tanto la retroguardia siciliana (dal 21'st Okwonkwo 5: non fa meglio del compagno di reparto che rileva. Sempre troppo deciso nel pressing, viene anticipato dall'uscita di Desplanches sul bel lancio di Vergara - in offside - e nel finale alza bandiera bianca per un problema muscolare che rischia di lasciarlo ai box per diverse settimane…).

Girma 4,5 Partita da dimenticare per il giovane talento svizzero-eritreo: tante imprecisioni e tante palle perse tra cui quella che dà il via all'azione del raddoppio rosanero. Poco incisivo e fuori dal gioco, Viali lo lascia negli spogliatoi a metà gara (dal 46' Portanova 5: inizia con una palla persa e sembra quasi non trovare la collocazione ideale sul rettangolo verde. Nel finale Pettinari gli serve un buon pallone in area ma non riesce a crearsi lo spazio per andare al tiro da posizione invitante. Mai pericoloso, il suo ingresso purtroppo non dà la sveglia alla Reggiana).

Mister Viali 5,5 Ripropone la stessa formazione che ha superato brillantemente il Frosinone ma il Palermo è tutt'altra cosa e la scelta di dare continuità a Girma non paga. La sua Reggiana inizia bene, palleggiando in mezzo al campo e andando anche al tiro ma al primo vero affondo dei siciliani la squadra si scioglie come neve al sole e non riesce a reagire subendo la rete del raddoppio che di fatto chiude la partita già nel primo tempo. Rosanero superiori, non solo tecnicamente (e lo si sapeva) ma anche come atteggiamento e intensità messa in campo. L'occasione ghiotta sprecata in avvio di ripresa da Vido poteva dare il via a una nuova partita, ma resta il fatto che anche con l'inserimento di tutti gli attaccanti la Regia ha faticato tantissimo a vedere la porta. Questa (quarta) battuta d'arresto non fa scattare l'allarme rosso, ma ricorda che c'è ancora tanto da lavorare e la strada è lunga…

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