Nesta: «Sono rammaricato perché potevamo vincere, ma pareggiare a Pisa mi rende comunque contento»
«La squadra sta bene e sa impostare le partite, ma nella ripresa potevamo tenere la palla più alta. Portanova quinto? Lì non voglio mettere due terzini. Il gol annullato dal VAR? Lo si usa troppo, il calcio sta diventando un altro sport...»
«Nel primo tempo abbiamo fatto bene, mentre nella ripresa ci siamo abbassati e potevamo risalire un po’ meglio tenendo la palla più alta - commenta a caldo mister Alessandro Nesta dopo il 2-2 dell'Arena Garibaldi - In questo modo il Pisa ha sfruttato le occasioni che abbiamo concesso. Sono comunque contento perché fare una partita così a Pisa sta a significare che la squadra sta bene e sa impostare le partite in un certo modo».
Come giudica la situazione del gol annullato a Gondo per tocco con il braccio?
«Per me questo non è calcio. Sono sempre stato un sostenitore del VAR ma ormai mi sembra lo si stia usando troppo. Se fai gol e devi star fermo e aspettare di esultare, togli lo spirito del calcio. Non è possibile dover controllare tutto, rischia di diventare un altro sport. Il calcio è dinamismo: per me col VAR si sta andando troppo oltre».
Infatti a fine primo tempo ha avuto qualcosa da dire all’arbitro…
«Sì, sono andato a parlargli per capire la dinamica ma l’ho fatto con educazione. Io non me la prendo con gli arbitri ma con tutto il caos che si sta creando intorno a loro: questo rende ancora più difficile il loro lavoro. Tutto è diventato più complicato e non si capisce più niente».
Decisioni arbitrali a parte, riguarderà la partita anche per capire dove si può migliorare?
«Sono sereno anche se c’è un pizzico di delusione perché potevamo vincerla. Se fosse finita 3-1 a fine primo tempo, magari il Pisa avrebbe fatto più fatica a riprenderci. Sono rammaricato perché volevo portarla a casa, ma venire da due vittorie e pareggiare qui a Pisa mi rende comunque contento».
Come mai ha optato per Portanova come quinto sulla destra?
«Ho fatto questa scelta perché non mi piace giocare con due terzini come quinti. Manolo ha già giocato in quel ruolo e so che lo sa fare: può essere una soluzione importante».
Al di là del gol, è soddisfatto per la prestazione di Melegoni?
«Filippo ha fatto un gol impressionante. Gli ho detto che quando entra in area deve pensare a metterla all’incrocio ed è questo che devono fare i calciatori».
I palloni arrivati a Gondo sono stati pochi, non si è visto tanto…
«I palloni ti possono arrivare in diversi modi e a volte ti arrivano che hai le spalle alla porta. Quando hai l’uomo che ti viene addosso, o vinci il duello oppure vai in profondità e fai correre il tuo avversario. Ci sono diverse letture su cui dobbiamo lavorare insieme allo staff, per aiutarlo un po’ di più in situazioni sempre diverse».
Marcandalli ha fatto un’ottima prestazione, macchiata da quell’errore nel finale che è costato il pareggio…
«Forse ha accusato un po’ di stanchezza e ha patito il campo pesante. Lui è uno scattista e può essere che dopo uno scatto faccia un po’ di fatica. Peccato per quella palla che gli è passata un po’ sotto, ma per il resto ha fatto una partita impressionante».
A un certo punto ha pensato di inserire Pajac?
«Sì, ci ho pensato ma poi la partita si è messa in un certo modo e ho optato per altre soluzioni. Credo comunque che Marko stia pian piano tornando, gli serve qualche pezzo di partita per essere al 100% ma direi che le cose stiano andando bene».
Peccato che sabato prossimo contro il Como non ci sarà Bianco per squalifica…
«Le soluzioni ci sono. In questa partita per esempio ho fatto entrare Crngoj e oltre a lui c’è Cigarini che ormai è rientrato: ho diversi giocatori pronti e a disposizione».
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