Viali: «Siamo stati puniti da alcuni errori, ma la Reggiana non ha mai mollato. La sconfitta non è un passo indietro»

«Siamo venuti a giocare contro un Pisa costruito per vincere il campionato e siamo rimasti in partita fino all’ultimo - il pensiero di mister William Viali dopo il k.o. all'Arena Garibaldi - Alcuni errori ci hanno penalizzato ma c’è dispiacere per essere andati a riposo in svantaggio perché non meritavamo di essere sotto nel primo tempo. Il secondo gol ha invece sporcato la partita, anche se posso dire che la squadra non si è comunque disunita e non ha mollato. Abbiamo provato a cercare il pareggio fino all’ultimo secondo e questo è un dato importante».

Per la prima volta si è vista una Reggiana costretta a rincorrere con qualche fatica…
«In realtà ho visto faticare di più il Pisa perché nell’ultima mezz’ora sono stati nella loro metà campo a difendere. Chiaramente non è facile trovare gli spazi giusti contro una squadra così forte. I ragazzi sono stati coraggiosi nel cercare di riaprire la gara perciò non posso che sentirmi soddisfatto della prestazione».

Peccato per il primo gol subìto, nato da un errore che si poteva evitare…
«Abbiamo perso palla in uscita e questo può succedere. Se vogliamo una squadra che cerca sempre il gioco, fa parte del rischio. L’unica cosa che possiamo fare è correggere i nostri errori attraverso il lavoro negli allenamenti e cercare di risolvere meglio la perdita del possesso palla».

Sono maggiori i demeriti della Reggiana o imeriti del Pisa?
«Il Pisa è un’ottima squadra e lo sapevamo anche prima della partita. Qualche errore l’abbiamo commesso come già successo nelle partite in cui abbiamo vinto, solo che questa sera siamo stati puniti. Dò comunque merito alla squadra che è venuta a giocare contro un avversario forte, mantenendo lo stesso atteggiamento».

Cosa non le è piaciuto?
«Nel primo tempo siamo stati poco qualitativi negli ultimi venti metri e abbiamo sbagliato tante situazioni. C’è da dire che affrontavamo una squadra forte che ha saputo fare la partita sporca ed era esattamente come me l’aspettavo».

Pensa che sia stato fatto un piccolo passo indietro rispetto alla gara con il Brescia?
«Direi di no. Esistono anche gli avversari e sapevamo che avremmo affrontato un’ottima squadra. Nelle difficoltà che ha creato il Pisa ci siamo stati dentro comunque bene. A livello di atteggiamento la squadra ha avuto continuità. Non abbiamo cambiato molto rispetto ai nostri avversari, perciò scendere di intensità ci può anche stare».

Molti si aspettavano il debutto di Fontanarosa: non è ancora pronto?
«Ho fatto una scelta tecnica perché negli ultimi venti minuti mi serviva un esterno più offensivo per creare maggiori problemi al Pisa, perciò ho inserito Cavallini che è un giocatore più da metà campo in avanti. È stata quindi una decisione presa in base a come si era messa la partita».

Due partite vinte, una pareggiata e una persa: è contento del bilancio finora ottenuto?
«Eravamo soddisfatti già prima della gara. Il merito va ai ragazzi che hanno accelerato questo apprendimento, ma non vogliamo accontentarci e non eravamo venuti a Pisa per fare una passeggiata. Ci tenevamo a portare a casa il massimo risultato: non ci siamo riusciti e bisogna dare merito ai nostri avversari».

Per quanto riguarda il calciomercato, è soddisfatto delle operazioni in entrata e in uscita portate a termine?
«Assolutamente sì. Colgo l’occasione per ringraziare la società che ha fatto un sacrificio enorme per costruire questa squadra e questo non è mai semplice. Sono soddisfatto del gruppo che si è venuto a formare».

Cosa può dare alla Reggiana l'ultimo arrivato Marras?
«È un giocatore di qualità e di rifinitura. Già stasera nel primo tempo mi sono arrabbiato proprio perché ho visto una mancanza di rifinitura nella trequarti offensiva. Nel primo possesso uscivamo bene dal pressing, mentre invece quando dovevamo far male tra le linee abbiamo sbagliato troppo. È una situazione che dobbiamo migliorare e in questo Marras ci può aiutare».

Ci sono novità sulla questione legata a Pettinari e Kabashi?
«Lunedì ci ritroveremo tutti per capire meglio la situazione, ma è più una questione societaria che tecnica».

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