Alvini: «Non è stata la partita perfetta, ma quella che volevamo fare»
Il tecnico granata dopo i tre gol al Monza: «Criticare Kargbo è da pazzi. Zamparo gioca perché lo merita. Lunetta? Infortunio serio...»
«Prima di tutto, vorrei dedicare questa vittoria a mio fratello Valter che oggi compie gli anni (48, ndr) - sottolinea mister Massimiliano Alvini nel felice post partita dopo il grande successo sul Monza - Stamattina mi ha mandato un messaggio chiedendomi di fargli un regalo. Ci tenevo molto a dedicarla a lui. Per quanto riguarda la partita, abbiamo mostrato grande attenzione ed equilibrio. Era la partita che volevamo fare. Non parlerei di perfezione, ma dico solo che i ragazzi hanno saputo interpretare bene la partita. E' una vittoria significativa che fa bene a tutto l'ambiente».
L'unica nota stonata è stata l'infortunio di Lunetta. Come sono le sue condizioni?
«Non buone. E' un problema muscolare. La gamba è andata in ipertensione e il muscolo si è stirato: purtroppo è un infortunio abbastanza serio».
Su Kargbo è stato un profeta. Il giocatore ha fatto una grande partita e ha trovato il primo gol in serie B...
«Secondo me solo un pazzo può criticare Kargbo. E' un ragazzo che deve ancora crescere e su cui bisogna avere pazienza. Lui deve solo pensare a lavorare e stare tranquillo. Ha avuto qualche problema nelle settimane precedenti, ma lo abbiamo sistemato. Con calma farà il suo percorso e dovrà metterci tanto impegno e sacrificio. C'è solo da lavorare per migliorarsi ogni giorno».
Zamparo titolare al posto di Mazzocchi per valorizzare le giocate di Kargbo?
«No, Luca è andato in campo per le sue qualità. E' un giocatore importante e non mi interessa se non ha ancora fatto gol. Viene dalla Serie D e sappiamo che ha fatto un percorso importante. E' un giocatore straordinario e mi piace come lavora. Deve ancora crescere a livello tecnico, tattico, fisico e psicologico. Ha margini di crescita importanti. Sono contento di avere un giocatore così, come lo sono per gli altri. Tutti stanno mostrando grande disponibilità, personalità e professionalità».
Oggi 9 titolari su 11 erano anche nella Reggiana della passata stagione. Questo rappresenta una doppia soddisfazione?
«No, oggi contava solo portare a casa i punti. Noi dobbiamo pensare solo a questo, il resto non mi importa. Dobbiamo cercare di raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. Se in campo c'erano 9 giocatori su 11 dell'anno scorso, non vuol dire nulla. Anche i giocatori che oggi non sono entrati in campo, sono calciatori straordinari. Mi fido anche di loro e voglio cercare di lavorarci per migliorarli ogni giorno».
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