Viali: «Il pareggio è merito dei ragazzi, ci hanno creduto sempre. Non accetto che si esca dalla gara in 5 minuti...»
«Questo risultato deve lasciare un segno forte nel nostro percorso di crescita: eravamo a un bivio ma la squadra ne è uscita bene, dobbiamo ripartire da qui. Vergara in panchina? Scelta tattica, sapevo che avrebbe fatto bene nel secondo tempo»
«Raddrizzare la partita in 15 minuti è merito della squadra che ha voluto fortemente questo risultato - sottolinea mister William Viali dalla sala stampa del “San Nicola” dopo il 2-2 con il Bari - La mia felicità è comunque a metà perché non è accettabile in cinque minuti uscire dalla partita come è capitato a noi. È inaccettabile andare sotto per un episodio e oltretutto concedere il doppio svantaggio a un Bari che reputo comunque un avversario forte. È un aspetto su cui stiamo lavorando da tempo perché è una situazione che si è riproposta. Accetto di più la difficoltà avuta con il Cosenza nel primo tempo in cui abbiamo sbagliato la partita, mentre trovo inaccettabile che in una partita in cui stai giocando bene, per un episodio ti ritrovi in doppio svantaggio in una situazione molto complicata. Questo risultato deve lasciare un segno forte nel nostro percorso di crescita».
Quei pochi minuti di follia stavano per rovinare la partita della Reggiana…
«Il risultato è solamente merito dei ragazzi perché ci hanno creduto fino alla fine. Se vado indietro rivedo Palermo, ma oggi abbiamo costruito tanto e concesso poco al Bari. Quando abbiamo regalato uno svantaggio così, ho rivisto i fantasmi del passato. Eravamo a un bivio ma i ragazzi ne sono usciti bene. La squadra ne deve fare tesoro perché questa è una delle poche partite che abbiamo raddrizzato e che a un certo punto volevamo anche vincere. Con questa gara si tira una riga sul difetto che ci ha caratterizzato finora, ovvero lo stare dentro le partite. Ci sono state gare che abbiamo fatto bene ma poi un episodio ha sporcato la prestazione, come per esempio con il Palermo, con il Südtirol o anche con il Pisa dove abbiamo preso gol e l’abbiamo rovinata. Questa deve essere la base per una ripartenza convinta sulla continuità e sulla consapevolezza dei propri mezzi».
Sul 2-0 per il Bari che cosa ha pensato?
«Ho pensato che andare in doppio svantaggio con una prestazione del genere sarebbe stato complicato da giustificare. Non dico che dovessimo essere in vantaggio però essere sotto di due gol in una partita del genere sarebbe stato difficile da analizzare. Ho anche pensato che fosse normale che un Bari così tecnico volesse addormentare la partita sul 2-0, poi alla fine l’aspetto psicologico ha condizionato la gara. Non voglio giudicare la situazione del Bari, ma ci siamo passati tutti. Che tu sia il Bari, la Reggiana, il Milan o il Real Madrid, l’analisi mentale negativa ti condiziona perché fa parte della natura umana».
Cos’è cambiato rispetto alla partita di martedì con il Cosenza?
«In realtà già alla vigilia della partita col Cosenza pensavo che avremmo fatto una partita come quella di oggi, poi spesso ci sono giornate particolari in cui gli altri sono più bravi di te. Oggi abbiamo dimostrato che con un episodio possiamo rischiare di non convivere con le letture dentro il campo. Se sbagli una palla e prendi gol, la partita deve comunque andare avanti: in cinque minuti ce la stavamo rovinando».
Come si lavora sui momenti di blackout frequenti di questa Reggiana?
«Questo percorso è già cominciato. Voglio pensare che la prestazione di Bari sia il primo mattoncino per fare il salto di qualità. Abbiamo cambiato qualcosa dentro gli allenamenti per creare un po’ più di improvvisazione perché quando invece la partita va in modo regolare, la gestiamo bene. I ragazzi devono imparare a cambiare lettura mentale da una situazione all’altra, sia in campo che dal punto di vista psicologico. È la prima tappa che dobbiamo fare per lavorare mentalmente con i giocatori».
Perché ha scelto Portanova dal primo minuto tenendo Vergara inizialmente in panchina?
«Con il Cosenza Portanova aveva fatto bene, Vergara meno. Oggi invece Antonio è stato penalizzato da una strategia tattica. A parte Pettinari, non avevo attaccanti perché Gondo poteva fare una decina di minuti. Vergara avrebbe giocato come seconda punta, ma tra lui e Girma ho optato per il secondo. Nel primo tempo avevo dei giocatori di raccordo, mentre ero sicuro che nella ripresa ci sarebbe stato bisogno di una maggiore profondità. Ero convinto che Vergara ci avrebbe dato una grossa mano nel secondo tempo perciò ho fatto una scelta tattica non legata alla prestazione e ne ho parlato anche con lui. Sapevo che avrebbe fatto bene e lo ha dimostrato quando è entrato».
Ignacchiti è un giocatore che può garantire l'equilibrio che serve alla squadra?
«Ha fatto una partita importante. È un giocatore aggressivo con grandi dati sui volumi di corsa. Credo che tutti abbiano fatto una prestazione importante sotto l’aspetto della densità e del volume».
Come valuta la partita di Girma?
«Ha fatto un ottimo primo tempo, ma è chiaro che l’episodio del primo gol del Bari può aver condizionato la prestazione. Se riesco a fare un’analisi complessiva tralasciando quel momento, direi che Girma ha fatto una buona partita, raccordando bene il gioco. Per quanto riguarda il gol preso, era successa una situazione simile anche nel primo tempo. Gli ho detto che se va a prendere palla, la deve coprire o ottenere fallo. Preferisco scindere il suo errore dalla prestazione che ha fatto».
Prima della partita ha avuto modo di parlare con Salerno e Pizzimenti: cosa vi siete detti?
«Io parlo con loro sempre prima della partita, sin da inizio campionato. Abbiamo parlato delle solite cose legate alle scelte di formazione e al tipo di partita che vogliamo fare. Con loro si condividono le cose che facciamo con la massima serenità».
Vota il migliore granata in campo di Bari-Reggiana
📲 Iscriviti al canale WhatsApp di TR
Commenti