Diana: «Bisogna dare continuità ai risultati ma non è semplice. Domani voglio vedere tutti con le antenne dritte»
«Il San Donato gioca bene a calcio, dobbiamo dimostrare di essere più forti. Mancano i senatori? Ci sono altri giocatori con lo stesso valore morale e forza tecnica. Vedo dei passi avanti, ma ricordiamoci che lo sgambetto è dietro l'angolo»
«Abbiamo qualche situazione da valutare perché dall’ultima partita ci siamo portati dietro alcuni problemi – sottolinea mister Aimo Diana alla vigilia dell’impegno casalingo contro il San Donato Tavarnelle – Rozzio non sarà convocato perché ha un fastidio all’adduttore non importante ma da tenere sotto valutazione. Rossi è in forte dubbio e non ci sarà dall’inizio, poi mancheranno Turk e Guiebre impegnati in nazionale e spero di recuperare Kabashi. Diversi giocatori sono affaticati e hanno bisogno di riposare dopo l’ultima settimana impegnativa, quindi potremmo vedere in campo qualcosa di nuovo, ma la nostra squadra ha la forza e la capacità di sostenere anche la partita di domani».
Come sopperirà all’assenza dei senatori Rozzio e Rossi?
«Paolo e Fausto sono leader per via della loro militanza in granata ma abbiamo altri giocatori con lo stesso valore morale e anche forza tecnica. Sulle tre partite ravvicinate spesso qualcuno fatica, Muroni però si è comportato bene, Sciaudone è pronto e Sonny ho bisogno di vederlo in una situazione migliore mentre Kabashi ha accelerato il rientro».
Potremmo vedere Montalto dall’inizio?
«Bisogna dargli minutaggio e farlo giocare, vedremo se dall’inizio o a gara in corso. Come tutti gli altri compagni di reparto si sta impegnando molto. Io però sono contento di avere ritrovato i gol dei centrocampisti».
Porterà in panchina il giovane portiere Lorenzi, classe 2006?
«Sì, abbiamo fatto un casting e alla fine si è deciso di far scegliere il preparatore dei portieri Bizzarri. È stato convocato quello che ha ritenuto più pronto e ci può dare maggiori garanzie».
Il San Donato Tavarnelle è una matricola, però nelle prime quattro giornate ha dato filo da torcere a tutti…
«Devo dire che contro la Carrarese non meritavano da perdere, anzi… Conosco l’allenatore Magrini, fa giocare bene le sue squadre e dico che domani dovremo essere molto bravi. Loro sanno giocare a calcio e fanno correre molto gli avversari, forse avranno un possesso palla più alto del nostro. Mi dispiace non avere avuto abbastanza tempo per preparare al meglio questa partita. Dovremo quindi essere bravi tatticamente e sulle ripartenze, dimostrando di essere più forti».
La Reggiana deve anche essere più cinica?
«Devo dire che rivedendo la partita di Alessandria ho avuto una sensazione diversa rispetto alla panchina. Nel primo tempo abbiamo sbagliato tante soluzioni e potevamo chiuderla prima, nella ripresa invece abbiamo sofferto solamente per dieci minuti. Ad ogni modo ci sono ancora tante cose da sistemare, a partire dalla difesa e dall’attacco».
È arrivato il momento di fare un bel filotto di vittorie?
«Sarebbe opportuno dare una continuità di risultati ma dico anche che dobbiamo tenere tutti le antenne dritte: domani non sarà assolutamente semplice e viste le previsioni del tempo non ottimali servirà ancora più attenzione».
Teme che possa non bastare l’effetto “Città del Tricolore”?
«Tanti giocatori in casa riescono a dare qualcosa in più, il campo certamente aiuta a giocare a calcio e i tifosi danno una bella mano. Non pensiamo però di poter vincere sempre e l’anno scorso ricordiamo tutti cosa è successo. Bisogna affrontare le gare sempre nella stessa maniera, in casa e fuori casa. Non potrò mai accettare un atteggiamento sbagliato o una sottovalutazione dell’avversario: come allenatore, non la sopporterei…».
Vede già l’identità della sua nuova Reggiana?
«Piano piano la stiamo trovando con le nostre nuove caratteristiche. La difesa però deve essere più veloce a risalire perché abbiamo due esterni con la gamba importante che accompagnano molto. Ad Alessandria poi siamo riusciti ad avere maggior possesso palla mettendo gli avversari in un angolo quindi penso positivo. Lo sgambetto però è sempre dietro l’angolo, qualche episodio a sfavore, e penso ai primi gol subiti, è già capitato. Speriamo non diventi un’abitudine…».
Nelle prossime gare potrebbero esserci delle novità tattiche?
«Sapete che a me piacerebbe cambiare ma abbiamo iniziato un percorso e ora devo trovare una quadra importante visto che siamo costruiti sul 3-5-2. Secondo me siamo adatti per variare, in allenamento quando riusciamo ad avere la settimana intera proviamo sempre due soluzioni. In questo periodo non c’è il tempo per farlo, ma quando capiterà torneremo a farlo».
La Reggiana potrà cambiare quando rientrerà Cigarini?
«Spero torni presto, lui è sempre importante per noi e anche i nuovi ragazzi hanno bisogno di vederlo nello spogliatoio. E lui, quando può, viene e fa un salto».
Crede che la Carrarese abbia le potenzialità per andare in fuga?
«Assolutamente sì. Ha degli ottimi interpreti e quando si parte con quattro vittorie di fila credo ci si candidi naturalmente al primo posto, poi chiaramente mantenersi non è facile. Noi dobbiamo restare davanti e cammin facendo capiremo dove potremo arrivare. La mia società mi chiede di lottare per una classifica di vertice ed è giusto che sia così».
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