Rozzio: «Finale amaro, ma l'eliminazione è meritata. Non abbiamo affrontato i playoff con lo spirito giusto»

Traspare amarezza e tanta rabbia nelle parole del capitano granata Paolo Rozzio, tornato in campo tra le mura amiche per condurre la Reggiana in semifinale, obiettivo infrantosi contro il muro della FeralpiSalò.

«È stato un finale amaro perché non ce lo meritavamo per il percorso che abbiamo fatto quest’anno, ma ci siamo meritati l’eliminazione per queste due partite - ha sottolineato in sala stampa Rozzio - Abbiamo buttato via i primi tempi sia dell’andata che di stasera, provando solo a rimediare nella ripresa. Potevamo comunque ribaltarla con qualche episodio favorevole, per esempio se fosse entrata quella palla finita sulla traversa. In ogni caso, alla luce dei primi tempi buttati via, credo sia giusto sia passata la FeralpiSalò».

Che clima si respirava nello spogliatoio dopo il triplice fischio?
«C’era grande delusione. Abbiamo fatto un campionato a parte col Modena fino alla fine e non abbiamo vinto per un gol del portiere: è inutile nasconderci dietro un dito. Dopo 25 giorni siamo arrivati ai playoff con le carte in regola per poter passare e invece non li abbiamo affrontati con lo spirito giusto. C’è grande rammarico e ci dispiace sia per noi che per i tifosi che sono venuti a sostenerci. Giusto prenderci un po’ gli applausi da un parte e i fischi dalla curva».

Il cambio di modulo può aver inciso negativamente sulla squadra?
«No, una squadra abituata a vincere non può nascondersi dietro ai cambi di modulo. A Salò abbiamo giocato male con un modulo e stasera abbiamo giocato male con un altro modulo, perciò non è quello il problema».

C’è tanta rabbia…Forse nessuno si aspettava questo epilogo?
«Con la Reggiana ho fatto tanti playoff, ma uscire così malamente al primo turno è veramente brutto. Non c’è una soluzione scientifica su queste cose. Noi eravamo più forti della FeralpiSalò ma loro sono stati più bravi a interpretare queste due partite. Sarei un folle a dire che avremmo meritato di passare il turno. Purtroppo l’idea di uscire ai quarti di finale dopo 86 punti in campionato è dura da digerire, ma il calcio è fatto così». 

Come si può spiegare questa eliminazione?
«Ci possono essere tanti fattori, anche il fatto che stare fermi 25 giorni non ha i suoi vantaggi. Aggiungiamo anche che in queste due gare abbiamo vissuto episodi legati a disattenzioni che non abbiamo mai fatto in campionato. Si possono dire tante cose su queste due partite, ma alla fine è la FeralpiSalò ad aver passato il turno ed è giusto così».

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