Diana: «Ho visto una Reggiana ben messa e con le idee chiare. L'obiettivo è vincere sempre e ci siamo riusciti»
«La squadra è in crescita e fa quello che chiedo. In classifica siamo attaccanti al treno che conta e abbiamo i punti che ci meritiamo. Venturi era titolare per scelta tecnica, così come Lanini che a parte l'errore ha giocato una buona gara»
«Sicuramente vincere è sempre positivo e bello e la mia sensazione è che stiamo dando seguito ai miglioramenti visti nelle ultime partite - sottolinea mister Aimo Diana in sala stampa dopo il rotondo successo contro la Vis Pesaro - Nelle ultime gare non abbiamo sempre vinto, ma immagino che la partita di Carrara se non fosse arrivato il pareggio allo scadere sarebbe stata giudicata diversamente. Oggi abbiamo confermato i progressi di una squadra che prova a fare le cose che chiedo io e sta cominciando a farlo bene. Ci vogliono convinzione e fiducia, siamo attaccati al treno che conta e questa è la cosa importante».
In campo ha rivisto sprazzi della Reggiana della scorsa stagione?
«Io non posso insegnare altre cose. Ci sono momenti in cui non si può pensare di fare quello che si vuole ma ho le idee chiare di quello che voglio. In campo credo si siano viste tante cose dell'anno scorso con tanti giocatori diversi e per questo dico che si può ancora migliorare. Ho visto una squadra corta, messa bene e che ha atteso il giusto evento soffrendo il poco che ci voleva e nella ripresa ha approcciato nella maniera giusta con l'unico pensiero di volere chiudere la gara perché lo meritavamo».
Ha schierato una squadra con un assetto originale…
«Siamo arrivati al punto in cui ho trovato una squadra completamente a mia disposizione e ogni volta posso provare a fare cose diverse, ma le prerogative sono le stesse dell'anno scorso. Per il mio tipo di gioco c'è bisogno di una condizione atletica importante e credo proprio che sia cresciuta».
Le tante ammonizioni già nel primo tempo sono una delle poche note stonate di questa partita…
«Mi sono arrabbiato proprio su questo aspetto con i ragazzi perché non possiamo sempre chiudere con quattro o cinque ammoniti. Sono cartellini gialli arrivati dopo nostri errori e mi hanno innervosito tanto. Nella gestione della gara, devo essere sincero, avevo immaginato di togliere Cauz alla fine del primo tempo, poi ho pensato di dare fiducia a lui e agli altri ammoniti Kabashi e Rosafio. Dobbiamo essere più attenti, bisogna sbagliare meno».
Come mai ha scelto di promuovere Venturi tra i titolari?
«Non dimentichiamoci che era il nostro portiere titolare lo scorso anno. Ha avuto un infortunio importante e parlando con il preparatore dei portieri abbiamo notato che la condizione è ottimale per tutti e tre e io onestamente pensavo di avere bisogno della costruzione da dietro quindi c'era la necessità di un po' più di pulizia tecnica. Non è una bocciatura per Turk o Vololtini, ma avevo bisogno di queste determinate caratteristiche. Anche Jack si vede che non è pulitissimo e ha sbagliato alcuni aspetti, ma ci consente di fare qualcosa in più da dietro. Martin (Turk, ndr) era in crescendo nelle ultime partite, però è giovane e deve passare da alti e bassi sedendosi anche in panchina. Ho tre portiere affidabili, questa è la cosa che conta».
Potremmo assistere nuovamente a ulteriori avvicendamenti tra i pali?
«Venturi l'ho voluto per un determinato motivo poi se fa bene posso dargli continuità. Ricordo che quando Voltolini ha fatto bene è stato confermato e lo stesso posso dire con Turk. Stanno tutti e tre molto bene e sono affidabili in questo momento».
Tra le note più liete della ripresa, l'impatto decisivo di Montalto dalla panchina e il primo gol su palla inattiva della stagione…
«Loro avevano una marcatura particolare, siamo stati bravi in poco tempo a provare qualcosa di diverso e c'è riuscita bene. Adriano è entrato con il piglio giusto e voglia, facendo quello che doveva fare. Se lo portiamo vicino alla porta diventa pericoloso, ma anche Lanini secondo me ha fatto una prestazione in crescendo rispetto alle ultime creandosi due o tre situazioni pericolose. Chi non tira un rigore non lo sbaglia mai, lui lo ha tirato ma purtroppo ha sbagliato. In generale comunque abbiamo fatto il nostro dovere: siamo chiamati a vincere ogni partita e siamo riusciti in questo».
A Lanini è andato tutto storto, ma non è mancato l'abbraccio con l'allenatore all'uscita dal campo…
«Credo che abbia fatto una buona gara. Lui va a fiammate e solo quando sta particolarmente bene gioca a tutto campo. Credo si sia creato situazioni che mancavano da un po' e sono contento per lui, gli ho anche detto che arriveranno momenti diversi in cui basterà poco per segnare. Ma, ripeto, ho rivisto qualche sprazzo del Lanini che conosciamo noi. Come tutti gli attaccanti, deve solamente ritrovare il gol…».
Per fare la prima sostituzione ha atteso tanto…
«I cambi si fanno non tanto per farli ma quando si vede che le cose non funzionano. Come sottolineato in precedenza, avevo pensato di togliere Cauz all'intervallo avendo tre ammoniti poi ho lasciato correre».
Montalto è partito dalla panchina perché non era al meglio della condizione?
«È stata una scelta tecnica e tattica. Vedendo come giocava la Vis Pesaro ho voluto mettere un giocatore sul loro regista, Nardi, poi Rosafio ad attaccare sulla fascia destra e un giocatore in grado di trovare la profondità come Lanini. Quando abbiamo iniziato a palleggiare alto ho inserito un attaccante in grado di farlo come Montalto. Per fortuna ho queste possibilità di scelta, i ragazzi non possono fare altro che entrare e dare tutto quello che hanno».
La sua è stata un'esultanza molto energica, forse polemica?
«L'attaccante che non fa tanti gol o viene un po' pizzicato nell'orgoglio è chiaro che possa avere una reazione diversa. Poi lui ha sempre un modo di esultare particolare e io non sarò quello che gli dirà di cambiarlo…».
Nardi e Rosafio stanno entrando sempre più nella manovra…
«Nardi è un giocatore con le caratteristiche che ci mancavano. Ha ampi margini di miglioramento ma deve stare sempre concentrato ed è l'unico assieme a D'Angelo che può giocare vicino alle punte o assieme a loro. Rosafio è un giocatore importante dentro il gioco con caratteristiche tecniche di un certo livello, non sempre sta bene ma ha la mia massima fiducia».
In classifica si sta formando il gruppo di testa con le squadre favorite?
«Alla fine le squadre con qualcosa in più stanno venendo fuori. Noi abbiamo vinto e non era scontato, siamo attaccati al treno che conta e abbiamo una buona classifica ed è quella che ci meritiamo in questo momento».
Martedì nella gara di Coppa Italia contro il Pontedera ci saranno delle novità?
«Ancora non lo so, volevo aspettare oggi per fare due conti e capire che ci potrà esserci. Forse recupererò Pellegrini che ha ancora un po' di febbre, D'Angelo invece ha un piccolo fastidio da valutare. Qualcuno dovrà forzare ma ci teniamo a questa gara perché giochiamo in casa quindi per chi verrà a vederci daremo il massimo».
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