Alvini ha fatto di necessità virtù e la Regia è tornata a sorridere. Ora serve l'ultimo assist di Tosi...
Un esterno dalle spiccate doti offensive è ciò che manca per "curare" la fase offensiva
Bravo mister! Bravo davvero. Pensavamo che Massimiliano Alvini potesse cambiare mille uomini in campo ma mai il suo modulo, il sistema di gioco che lo ha portato ad aver tanti successi e invece, come si suol dire, si fa di necessità virtù e dopo 616 minuti senza segnare neppure un gol e con un filotto di sconfitte piuttosto pesante da digerire, il trainer granata ha intelligentemente adattato il modulo alla situazione contingente.
Se posso permettermi una piccola punzecchiata, avrebbe potuto farlo anche un po’ prima. Dico questo non tanto perché io creda che il modulo di Alvini non sia efficace - anzi, credo proprio sia uno dei sistemi di gioco più produttivi in assoluto in fase di interdizione e ripartenza - ma semplicemente perché il 3-4-1-2 o 3-5-2, a seconda che si usino il trequartista o le due mezzali o il trequartista, per arrivare alla sua sublimazione, ha bisogno di due esterni davvero forti soprattutto a livello offensivo. Lunetta, in questo modulo, è senz’altro il giocatore offensivo più forte che abbiamo, ma non è all’altezza dei due terzini mancini che ho appena citato, facenti parte del passato granata. Libutti è bravo ma non stratosferico e in quel modulo chi deve fare la differenza sono proprio gli esterni, perché devono creare superiorità numerica in attacco, allargare le difese avversarie, attaccare gli spazi e andare sul fondo per il cross o diventare seconda punta quando il cross arriva dall’altra parte. Se poi due giocatori del genere non eccellono in fase difensiva, basta avere un mediano come Fausto Rossi pronto a fare la verticale verso il portiere, diventando il quarto difensore centrale, quando il blocco dei tre esce per coprire un “buco”, lasciato dal fluidificante bravissimo a spingere. Ecco perché Alvini, giustamente, ha sempre fatto giocare Fausto Rossi così basso, a pochi metri da Rozzio e compagni. Il problema, però, ripeto, è la fase offensiva.
Doriano Tosi ha fatto un ennesimo miracolo portando a Reggio un giocatore del calibro di Ardemagni là davanti e contro il Vicenza la sua presenza si è sentita davvero, così come ha fatto bene a mettere dentro Del Pinto a centrocampo, dove mancavano alternative di spessore tecnico e fisico, ma ora sono assolutamente convinto che il nostro stimatissimo ds debba fare un ulteriore sforzo, credo l’ultimo, per ingaggiare un giocatore di fascia. E tutti gli indizi portano proprio in questa direzione. Ci sarebbe bisogno di un Anderson o un Mignanelli o un Cherubini, tanto per citare i primi tre che mi sono venuti in mente. Portare a casa un esterno con queste caratteristiche sarebbe l’ideale: ciò consentirebbe ad Alvini di schierare la squadra come meglio crede, potendo attaccare con 4 uomini più Radrezza, con la certezza di difendere ugualmente bene, grazie all’ottimo Ajeti, a Rozzio, e a uno fra Costa, Espeche, Martinelli o lo stesso Yao, senza dimenticare Gyamfi, che sta migliorando di settimana in settimana e che contro il Vicenza è stato impiegato da esterno sinistro nei quattro dietro, con ottimi risultati. Forza Doriano, siamo tutti con te...
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