Diana: «Il pareggio sarebbe stato più giusto. Non avevamo vinto il campionato prima e non lo abbiamo perso ora»
«Nel finale la palla non voleva proprio entrare. Questo k.o. non è una disfatta, anzi deve dare ancora più coraggio. In avvio non ho visto la solita Reggiana ed ero pronto a fare dei cambi, poi è arrivato il gol. Kabashi? Non credo sia grave»
«È stata una bellissima gara e penso che chi è venuto oggi allo stadio si sia divertito, ma noi chiaramente un po’ meno - sottolinea mister Aimo Diana al termine del match perso di misura con l'Ancona - Credo forse che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto anche perché abbiamo avuto tante occasioni. Non dovevamo concedere i primi 10 minuti nel primo tempo come il primo minuto nel secondo. Ci siamo detti di essere forti proprio in quei momenti man non è andata bene. Non siamo contenti di questo risultato ma non è assolutamente una disfatta. Oggi purtroppo la palla non voleva entrare. Pensiamo ora a ricaricare le energie per ripartire. Non avevamo vinto il campionato prima e non l’abbiamo perso adesso. Sapevamo come sarebbe stato questo campionato e che ci sarebbe stata bagarre fino alla fine».
C’è stata una grossa differenza tra la Reggiana di inizio gara e quella dell’ultima mezz’ora?
«Sì, nei primi 15 minuti di partita mi sono arrabbiato tantissimo con i giocatori. Non vedevo la solita Reggiana e vedendo alcuni giocatori sottotono, ero già pronto a effettuare qualche cambio. Poi abbiamo fatto gol e anche se l’Ancona ha trovato subito il pareggio, la partita si è incanalata con un leggero dominio nostro. Nel secondo tempo abbiamo modificato l’assetto e abbiamo spinto fino alla fine anche perché a un certo punto i nostri avversari erano un po’ stanchi. Purtroppo non abbiamo concretizzato le tante occasioni che ci siamo costruiti anche perché il loro portiere Perucchini ha fatto degli interventi importanti».
Come sta Elvis Kabashi, uscito per infortunio prima della mezzora?
«Ha sentito una sofferenza al polpaccio e valuteremo le sue condizioni, ma non credo sia grave anche perché credo si sia fermato appena in tempo».
È soddisfatto della prova dei subentrati Fiamozzi, Rosafio e Capone?
«È complicato subentrare quando le squadre a un certo punto della partita si abbassano tantissimo. Sono comunque giocatori che finora non hanno avuto molto minutaggio. Inizieranno a giocare un po’ di più perché credo che diventeranno determinanti».
E adesso cosa succede?
«Intanto stacchiamo un po’ e ne abbiamo bisogno, in vista della partita di lunedì prossimo. Abbiamo fatto una tirata fortissima, ma lo spirito non deve cambiare. Siamo molto forti e non è una sconfitta come questa che ci deve abbattere, anzi ci deve dare ancora più coraggio. Gli errori nel calcio si fanno, soprattutto in Serie C. Dobbiamo tenerne conto ma non posso dire niente alla squadra sotto il profilo dell’impegno. Fino alla fine abbiamo cercato di pareggiarla ed ero convintissimo che se l’avessimo pareggiata cinque minuti prima del 90' avremmo anche provato a vincerla perché avevamo un mood molto importante».
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