Colombo, pronta la rescissione: «Reggio mi è rimasta nel cuore, ma non credo che sarei tornato in panchina...»
L'allenatore della passata stagione è pronto a sancire il suo divorzio definitivo con la Reggiana
Alberto Colombo ha scritto pagine importanti della recente storia granata, sfiorando due stagioni or sono la Serie B tra lo stupore generale mentre nello scorso campionato tante frizioni interne hanno frenato il cammino di una Reggiana che poteva ambire a traguardi importanti. A fine maggio 2016 la società e il tecnico brianzolo avevano preso la decisione di cessare la collaborazione.
In una lunga intervista pubblicata dal Resto del Carlino questa mattina, l'ex trainer granata (che dovrebbe rescindere formalmente proprio oggi il contratto che lo lega ancora alla Reggiana) racconta la sua versione dei fatti sulle vicende dello scorso campionato e sulle voci che lo volevano sulla panchina al posto di Colucci.
Mister, è stato veramente vicino ad allenare nuovamente la Reggiana?
«No, non c’è mai stato nulla di concreto. Ho letto il mio nome sui giornali e ricevuto qualche messaggio da amici e tifosi quando la posizione di Colucci era in bilico, ma nessuno della società mi ha mai contattato».
Lei però sarebbe tornato?
«Sinceramente sarei stato combattuto. Quando finisce un rapporto è difficile ritrovarsi e ricominciare daccapo, dall’altra parte però erano cambiate tante cose in società e Reggio mi è rimasta nel cuore...».
Le capita ancora di ripensare alla finale persa ai rigori col Bassano?
«Tantissime volte perché in superiorità numerica avevamo le armi per poter vincere la partita. A condannarci sono stati gli episodi, ma questo purtroppo è il calcio...».
Nella stagione successiva tante cose non hanno funzionato...
«Mi sono ritrovato a dover gestire situazioni che non erano di mia competenza e ci ho sempre messo la faccia, prendendomi le mie responsabilità. Se la società non fa rispettare le regole che sono state condivise con lo staff tecnico, l’allenatore perde automaticamente credibilità. Qualcuno invece mi ha messo addosso l’etichetta di allenatore senza carattere…».
Ha avuto modo di seguire i granata negli ultimi mesi?
«Guardo sempre la Reggiana. A gennaio è stata fatta una rivoluzione per dare al nuovo mister la possibilità di creare la sua fisionomia di gioco. Venezia e Parma stanno tenendo un ritmo altissimo, ma il campionato è lungo e bisogna essere bravi a sfruttare tutte le occasioni che capitano».
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