Serie C, la prima giornata è a rischio per lo sciopero dei calciatori

In una lunga intervista pubblicata ieri dalla Gazzetta dello Sport, l'ex calciatore della Roma e della Nazionale Damiano Tommasi, ora presidente dell'AIC (Associazione Italiana Calciatori), ha spiegato nel dettaglio i motivi che potrebbero portare ad uno sciopero e al conseguente rinvio della prima giornata di campionato in programma sabato 26 e domenica 27 agosto. Entro lunedì 21 agosto l'AIC dovrebbe pronunciarsi sul mancato avvio della Serie C ed eventualmente anche della Serie B.  

«Dopo il nostro abbandono polemico del Consiglio Dederale dello scorso 4 agosto - spiega Tommasi - non c’è stato nessun contatto con le controparti. Protestiamo perché si è rinunciato ai ripescaggi di società sane che hanno rispettato le regole e con l’abbassamento del numero degli over da 16 a 14, ci sono 47 calciatori che hanno un contratto e rischiano di restare fuori. Inoltre le fideiussioni che servono per il calciomercato sono di una categoria e conta il rating italiano e quelle per il pagamento dei dipendenti possono essere certificate all'estero con minori controlli. Non sarebbe stato giusto, con tre squadre in meno, rinviare tutti questi provvedimenti al prossimo anno? Ora sostengono che la decisione sia già presa e ci dicono ‘scioperate pure’. E allora noi lo faremo».

La risposta del presidente Gravina non si discosta dalla linea dura già tenuta in precedenza: «Credo ci sia poco da dire - si legge sul Giornale di Vicenza - Sono sbagliati i tempi, sono sbagliati i contenuti, è sbagliata la strategia politica. Siamo disposti a incontrare tutti, a confrontarci, a discutere, ma di sicuro non ci saranno passi indietro».

La Reggiana, nell'eventualità che salti il debutto casalingo previsto domenica 27 agosto (ore 20.30) contro la FeralpiSalò, non si farà trovare impreparata ed ha già avviato i contatti per organizzare un'amichevole contro un'avversaria di pari categoria.

_{(Nella foto Damiano Tommasi, presidente AIC)}