foto Silvia Casali
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Sersanti: «Apprezzo la fiducia del mister, ci sentiamo tutti importanti. Non vediamo l'ora di sfidare il Catanzaro»

«Non dobbiamo sbagliare approccio: è una partita fondamentale e in casa nostra vogliamo vincere e fare una grande prestazione. Mister Viali è preparatissimo e per ogni squadra trova soluzioni diverse: sa tirare fuori il meglio da ognuno di noi»

07.11.2024 18:00

Alessandro Sersanti si è affacciato sul palcoscenico della Serie B per la prima volta nel campionato 2023/24 collezionando una trentina di presenze e 2 reti con la maglia del Lecco, in estate è arrivato a Reggio in prestito dalla Juventus - club che ne detiene il cartellino - con l'obiettivo di fare un ulteriore salto di qualità. E in queste prime 12 giornate i tifosi della Regia hanno potuto apprezzare un centrocampista molto duttile che fa della corsa e del sacrificio le sue armi principali. Non a caso, la rete del 2-2 con il Bari è nata da un suo pressing sul portiere biancorosso nel finale di gara…

Avevi ancora della benzina nelle gambe in quell'azione?
«In quel momento il mister mi aveva messo punta per emergenza. Non potevo fare altro che pressare tutti. Fortunatamente le mie caratteristiche mi permettono di fare questo. In quel momento, forse per inerzia o forse per disperazione, ho fatto quello scatto lì...».

Quali sono state le tue emozioni quando Gondo è andato sul dischetto? 
«I meriti, innanzitutto, vanno dati a tutti: Vergara fa una grandissima azione conquistando il calcio di rigore e Gondo ha il coraggio di andare a batterlo in un momento difficile. Ho cercato di non guardarlo… Il portiere ci era arrivato, ma per fortuna la palla aveva tanta forza ed è andata dentro. Sono contento per Cedric: veniva da un infortunio e da un momento difficile. Noi siamo sempre stati vicino a lui, sappiamo che è un grande giocatore e si merita questo gol».

Qual è esattamente il tuo ruolo? 
«Nasco mezzala ma l’anno scorso ho fatto il regista. Quest’anno mi metto a disposizione del mister e dove ha bisogno gioco, l’importante è che la squadra giri e che arrivino i punti. Anche difensore? Io nelle giovanili nasco attaccante e poi difensore e alla fine sono diventato centrocampista dunque so adattarmi abbastanza bene».

Ti piace inserirti? 
«Sì, molto. Se segnassi un po’ di più sarebbe meglio… Il gol arriverà, ne sono sicuro. Devo essere bravo a sfruttare al meglio le occasioni che mi capitano».

Hai un ruolo preferito o un giocatore al quale ispirarti?
«Il mio ruolo preferito è quello di giocare e stare in campo: ne ho cambiati talmente tanti che non saprei rispondere. Come modelli a cui ispirarmi ce ne sono tanti, però mi piace molto Valverde del Real Madrid: un giocatore box to box».

Come ti trovi a giocare a piedi invertiti? 
«Dipende sempre dalle richieste del mister: a lui piace avere gli esterni a piede invertito. Dipende dalle situazioni. A piede invertito riesci magari ad entrare meglio dentro il campo e a girare maggiormente la palla di prima, diciamo che dipende tanto dalle situazioni. Per me non è assolutamente un problema giocare in questa posizione».

Sei il giocatore che corre più di tutti? Dagli spalti si ha questa impressione…
«In realtà corriamo tutti, magari altri danno meno nell’occhio. Alla fine in allenamento i dati che vediamo sono simili per tutti. Ora sto bene, abbiamo messo carburante e siamo pronti. Stiamo bene tutti fisicamente, abbiamo già fatto due allenamenti sulle gambe e non vediamo l’ora di giocare contro il Catanzaro. Anche perché il tempo per prepararla, rispetto alle altre gare, è stato maggiore. Non vediamo l’ora di giocare».

Cosa ti aspetti dalla sfida contro il Catanzaro?
«È una sfida come tutte le altre, sicuramente molto complicata. Loro si conoscono bene e si sono rinforzati, magari non stanno performando al massimo però sono una grande squadra. Sicuramente non dobbiamo sbagliare l’approccio perché è una partita fondamentale e in casa nostra vogliamo vincere e fare una grande prestazione».

Sei praticamente sempre nella formazione titolare: questo come ti fa sentire? 
«Sicuramente giochiamo per questo. Mi fa piacere avere la fiducia del mister, ma se un giorno dovessi restare in panchina l’importante sono i punti e il bene della squadra».

Il tuo contratto prevede il riscatto da parte della Reggiana al raggiungimento di determinate condizioni: quali sono?
«Le condizioni del mio contratto le vedremo a fine stagione, per scaramanzia...».

Dopo 12 partite che idea ti sei fatto sul modo di giocare di mister Viali?
«Il mister secondo me è preparatissimo e riesce sempre, per ogni squadra, a trovare una soluzione diversa. È per quello che ogni volta siamo messi sempre in modo diverso. Alla fine a lui interessa molto come occupiamo il campo e non i ruoli precisi. Noi lo ascoltiamo e cerchiamo di mettere in pratica le sue richieste».

Quindi c’è un coinvolgimento totale del gruppo… 
«Penso sia una fortuna sia per il mister che per noi sapere di avere 24/25 titolari. Quando facciamo gli allenamenti siamo molto tranquilli e contenti perché quando subentra un compagno sappiamo che è di livello. Sicuramente è una cosa positiva. Tutti possono dare il meglio, non tutte le squadre possono permetterselo».

Ti piace la filosofia di Viali?
«Lui cerca di tirare fuori il meglio da ognuno nelle varie posizioni in cui siamo messi. Da inizio anno abbiamo espresso un ottimo gioco e anche bello da vedere. Nelle ultime partite c’è stata sicuramente più difficoltà, ma bisogna ricordarsi che c’è anche l’avversario...».

È questo il campionato che ti aspettavi?
«La Serie B è così. Non ci si può aspettare di fare un campionato rilassato. Siamo partiti benissimo, quasi da sorpresa, poi siamo calati un pochino con i risultati, ma mai con le prestazioni. Ora ci sono dieci squadre racchiuse nel giro di tre punti. Adesso stiamo lavorando al massimo per tranquillizzarci un pochino in termini di classifica. Ci sarà poi la sosta e speriamo di chiudere al meglio questo turno di partite».

La Serie B di quest’anno è diversa rispetto a quella dell’anno scorso che hai vissuto con il Lecco? 
«È un campionato equilibratissimo. L’anno scorso mi ha insegnato che fino alla fine non è deciso nulla. Noi, con il Lecco, nel girone di ritorno non abbiamo vinto una partita, ma fino a cinque giornate dalla fine potevamo ancora salvarci. Quindi se diamo un po’ di continuità ai nostri risultati, e sono sicuro di questo, faremo un campionato tranquillo. Sotto di noi ci sono squadre che meritano di stare più su, ma tocca noi essere bravi e dimostrare che possiamo stare in alto. Il campionato è lungo, in Serie B serve solo continuità di risultati e sono sicuro che la troveremo».

 

 

 

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