Scappini si presenta: «Con la Reggiana voglio togliermi delle soddisfazioni»
«Sono un'attaccante d'area di rigore, mi piace giocare anche sul filo del fuorigioco e dare una mano alla squadra. La pubalgia? Problema risolto»
Poche ore dopo la firma, Stefano Scappini era già a Carpineti per seguire da vicino la sua nuova squadra nella prima uscita stagionale contro la Selezione Montagna. Anche se non è sceso in campo, il pubblico granata ha riservato all'attaccante classe '88 un caloroso applauso di benvenuto durante l'intervallo.
«Ho saputo dell'interesse della Reggiana un paio di giorni fa - spiega Scappini - Ho detto al mio procuratore di accettare subito. Sono contento di trovarmi in una piazza prestigiosa come Reggio. Darò il massimo per questa maglia».
Scendere dalla Serie B alla C non è un passo indietro?
«Assolutamente no. Ho ancora tante motivazioni e voglia di fare bene. Quando si gioca nella Reggiana la categoria non esiste».
In Serie C sei quasi sempre andato in doppia cifra. Cosa ti aspetti da questa stagione?
«Voglio fare un campionato importante e anche la squadra ha lo stesso obiettivo. Non ci poniamo limiti, daremo il massimo partita dopo partita senza troppe pressioni».
Ti hanno chiamato per vincere il campionato?
«No, sono venuto qui per dare il massimo per la società e i tifosi. Poi quello che succede, succede...».
Quali sono le tue caratteristiche?
«Il colpo di testa è la mia arma preferita. Mi piace muovermi da attaccante vero dentro l'area, attaccare il primo palo e giocare sul filo del fuorigioco. In campo però ci vuole anche fortuna e l'aiuto della squadra. Sono a completa disposizione del mister».
La pubalgia è un lontano ricordo?
«A Cittadella sono stato fuori 3-4 mesi fino a marzo. Ora siamo in luglio, quel problema è alle spalle».
Quanti gol hai già segnato alla Reggiana?
«Questa è una bella domanda: l'ho affrontata tante volte (8, ndr) ma non ho mai fatto gol ai granata».
Che girone ti aspetti?
«Sicuramente sarà molto difficile, ma lo stesso discorso vale anche per le nostre avversarie».
Il saluto dei tifosi all'intervallo ti ha sorpreso?
«Ho affrontato tante volte contro la Reggiana, adesso sarà emozionante giocare nel nostro stadio davanti a tanto pubblico. Proveremo a portare ancora più gente al nostro seguito».
Alvini lo consocevi già?
«Di questa squadra conoscevo solo Rozzio poiché avevamo giocato assieme a Pisa. Il mister lo consocevo ma non di persona: è un allenatore molto preparato e in campo si fa sentire molto. In questa categoria la voglia e la passione sono fondamentali».
Che impressione ti ha fatto la squadra?
«Positiva. Si è vista subito l'impronta del mister: la Reggiana prova a giocare a calcio e questo mi piace».
Commenti