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Pesenti: «Ho scelto Reggio per puntare alla Serie B»

15.07.2015 16:30

La sua firma è giunta solamente in mattinata, ma il nome di Massimiliano Pesenti circolava nell'ambiente granata già da questo inverno. «La Reggiana mi cercava da diverso tempo - ha sottolineato l'attaccante classe '87 nella conferenza stampa di presentazione tenuta oggi pomeriggio - ma per diversi motivi non ero riuscito ad arrivare subito, l'importante è che ora sia qui». Lei era un idolo per i suoi tifosi, mentre gli avversari non la sopportavano: perché? «Anche con i compagni a volte divento insopportabile (ride, ndr). Fuori dal campo sono amico di tutti, sul terreno di gioco invece ho un carattere un po' strano. Do sempre tutto e lo pretendo anche dai miei compagni. Mi piace il contatto fisico con l'avversario, mi stimola, mi gaso se lo faccio arrabbiare». Che calciatore è? «Il mio piede è il destro, me la cavo bene nel colpo di testa». Lei predilige lavorare molto per la squadra piuttosto che cercare la gloria personale? «Si, di solito è così, ma se trovo i comagni giusti che mi servono bene posso fare tanti gol come due anni fa (11, ndr)». Colombo privilegia il 4-3-3 con la punta centrale spesso isolata: pensa di potersi adattare? «Ho giocato di solito con il 4-4-1-1 dove ero l'unica punta, non avrò problemi». Nello scorso campionato solamente una rete: cos'è successo? «Una stagione da dimenticare: dovevo andare via però sono rimasto in un ambiente dove non volevo più stare, poi qualche infortunio e infine il litigio con Mangone». A Reggio troverà molti più tifosi rispetto alle sue precedenti esperienze... «Questa piazza mi stimola. I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo, mi aiuteranno a fare meglio». Si aspetta di essere titolare o teme che arrivi un altro attaccante a soffiarle il posto? «Non ho mai paura di nessuno, sta a me dimostrare il mio lavoro. Non sono né un giocatore finito, né una testa matta. O mi si ama o mi si odia». Raccoglierà il testimone di Ruopolo che conosce bene... «Sì eravamo compagni all'AlbinoLeffe. Farò in modo di non farlo rimpiangere». A Reggio si punta in alto... «Purtroppo ho giocato in una società che non ha mai creduto in me anche a livello giovanile, sono qui per puntare alla Serie B e rilanciarmi». Quanti gol si aspetta di segnare? «Voglio farne il più possibile portando la Reggiana nella categoria che merita, 14 o 15 andrebbero benissimo». Conosce già qualcuno dei suoi nuovi compagni? «Solo Angiulli di vista, ci siamo incrociati qualche volta a Milano». Nell'ultima partita giocata a Reggio, ha segnato una doppietta... «E ho pure scatenato un parapiglia con Ienca (ds granata al tempo, ndr) a fine partita. Ci tengo a precisare che il dito medio alzato non era rivolto ai tifosi».

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