Spanò non ha dubbi: «Col San Marino ritroveremo la nostra identità»
Alessandro Spanò, appena vent'anni, da lieta sorpresa è pian piano diventato una solida certezza e vero baluardo della seconda difesa meno battuta dell'intera Lega Pro.
L'inattesa battuta d'arresto di Savona non lo preoccupa: «La testa ora è completamente rivolta al San Marino - commenta il centrale classe '94 - stiamo lavorando bene sul campo, domenica se manterremo questa concentrazione sono sicuro che non ci saranno problemi di approccio alla gara».
Non bisogna sottovalutare i titani, nonostante occupino la penultima posizione in classifica...
«Conosciamo la loro delicata situazione, giocheranno alla morte per guadagnare i playout però dobbiamo pensare a fare la nostra solita partita: anche la Reggiana ha in palio un obiettivo importante».
Ultimamente avete subito tanti gol da calci piazzati, come mai?
«Da difensore preferisco subire una rete da palla inattiva piuttosto che da una ripartenza. Sui calci piazzati manchiamo di centimetri, sappiamo di dover pagare questo dazio, poi ogni gara è una storia a sé: per esempio domenica a Savona il vento ha messo fuori causa Feola sull'uscita in presa alta».
La Reggiana è parsa un po' sulle gambe nelle ultime partite...
«Per lo sprint finale è necessario tornare al 100% della forma. Contro le squadre meno blasonate il limite è stato più mentale che fisico, questo è innegabile».
E' da 21 partite che gioca con la diffida: non è un po' preoccupato in vista del finale di stagione?
«Giocare legato mentalmente, soprattutto per un difensore, potrebbe creare danni alla squadra. Io scendo in campo sempre a mente sgombra, è il mio modo di essere. Nelle ultime partite sapremo come gestire al meglio la situazione».
La caviglia le dà ancora dei problemi?
«Ora sto bene, non ho più alcun fastidio».
Si sente il leader della difesa?
«Mi trovo spesso in campo a doverla guidare e questo non è assolutamente un peso, l'ho fatto anche l'anno scorso alla Pro Patria. Domenica avrò al mio fianco Roberto (De Giosa, ndr), ci daremo una mano a vicenda».
Le prossime gare saranno le sue ultime presenze in granata?
«Mi auguro di no. Rimanere alla Reggiana e giocare in Serie B già dall'anno prossimo sarebbe bellissimo, inoltre sono sotto contratto sino al 2016».
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