Lancetti e Russo: «Condannati da un episodio, Antonioli non è in discussione»
«Lo spogliatoio è unito, i primi ad essere arrabbiati sono proprio i giocatori»
Dopo il k.o. a Pavia i dirigenti Rocco Russo (nella foto a lato) e Marco Lancetti hanno analizzato la brutta prestazione dei granata, ma non fanno drammi sul prosieguo della stagione: «Non abbiamo giocato benissimo nel primo tempo - ha commentato il dg Russo - si è verticalizzato poco e giocato di più in orizzontale, poi nella ripresa il Pavia ha fatto gol sull'unica vera occasione, mentre noi spingevamo per segnare. Sono gli episodi a decidere il risultato, se fosse entrata quella palla di Broso sarebbe cambiato l'andamento della gara».
«Oggi non mi è piaciuta la mentalità giusta per questo campionato - ha proseguito Russo - non siamo stati determinati come invece bisogna esserlo. Ci vuole più cattiveria per affrontare le partite nel modo giusto. Piccinini, che è un 2001, è stato uno dei migliori in campo, quindi già questo può essere un metro di giudizio. Responsabilità? Si vince e si perde tutti, in settimana ci confronteremo, ma bisogna continuare a lavorare: la società è sempre presente e sa valutare con equilibrio, Antonioli non è in discussione».
Gli fa eco il coordinatore tecnico Marco Lancetti: «Un episodio ci ha condannato, il Pavia non meritava di vincere, ma da parte nostra bisognava fare qualcosa di più, siamo una squadra che deve imporre il proprio gioco. Squadra, società e allenatore sono un'unica cosa, stiamo lavorando bene, ma chiaramente c'è delusione per alcuni risultati, dovremo fare ancora meglio. Lo spogliatoio è unito, i primi ad essere arrabbiati sono i giocatori».
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